La lista delle specialità è molto lunga: è possibile scegliere tra burrate, ricotte, mozzarelle, taglieri di salumi e tartufo fresco oltre alle panzanelle arricchite di verdure locali, zuppe di legumi, ribollite e pappa al pomodoro. Per garantire freschezza e qualità, la lista delle portate cambia in base alla stagione. Prodotti come ricotte, yogurt, formaggi, burrate vengono offerti infatti solo durante un preciso periodo dell’anno, cioè quando le materie prime ed i loro derivati si esprimono al massimo grado.
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La proprietà di Casa al Vento fa parte del piccolo nucleo abitato di Montemorli, a pochi passi da Poggibonsi. Qui un vecchio capanno agricolo dell’800 è rinato grazie a un intervento di risanamento conservativo, progettato e diretto dall’architetto Giovanni del Zanna. Il lavoro è stato eseguito da EDILPIÙ, con la guida competente del direttore tecnico Alessandro Taddei, e dalle loro maestranze coordinate dal capocantiere Cosimo Lecce, detto Mimmo. La loro esperienza ha saputo valorizzare le caratteristiche storiche dell’immobile e al tempo stesso ricavare al suo interno gli spazi e le funzioni di una residenza moderna, dotata di impianti e tecnologie all’avanguardia.
read more >A Grignanello si producono ad oggi vini senza solfiti aggiunti, seguendo rigorosi canoni biologici e biodinamici. I vigneti, con più di 50 anni di età, si estendono per circa 5 ettari e mezzo, e sono composti dalle storiche varietà del Chianti: Sangiovese, Canaiolo, Malvasia nera, Colorino, Trebbiano, e Malvasia bianca lunga. In cantina, ambiente suggestivo e magico, la vinificazione viene effettuata in bellissime anfore di terracotta dell’Impruneta, dalle quali si ottengono vini rossi, bianchi macerati, rosati, arrivando a sperimentare anche la produzione di passiti.
read more >Nel 1997 Daniele inizia la sua attività imprenditoriale aprendo “La Dolce Vita”, un piccolo wine bar a Castellina in Chianti, ma è nel 2018 che comincia a cogliere varie opportunità nel centro storico del paese, a partire dalla completa ristrutturazione del “Chianti Bar”, che diventa così “Il Pitena” – in onore ai suoi storici gestori.
read more >DI GIOVANNI SALVIETTI Nel comune di Castellina in Chianti, l’estate 2021 è simbolo di grande ripartenza, l’Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni culturali ha dato vita ad un ricco calendario di eventi che si protrae fino all’autunno. In ogni occasione grandi e bambini potranno prendere parte al divertimento ed all’apprendimento. LUGLIO: Sabato […]
read more >La prima testimonianza storica si ritrova in una pergamena del 1010 conservata nell’Abbazia di San Lorenzo a Coltibuono, in quel documento viene chiamata plebes Sanctae Mariae quae dicitur Novella – con il termine novella nel medioevo si usava indicare un nuovo terreno messo a coltura.
read more >Sono otto le profumazioni che fanno di Bramasole un’azienda di assoluta qualità e unica nel suo genere: Dark & Sweet, Vetyvain, Tuberose Temptation, Venus Rose, Jasmine Bride, Dionysus Fig, Eternal Cedar e Alchemical Spice. «Sono profumi – spiegano con orgoglio Alessandra, Cristina e Tiziano – che contengono in prevalenza ingredienti naturali, provenienti dalla Toscana come da luoghi lontani ed esotici, e tutti vengono realizzati artigianalmente». Un ruolo fondamentale è svolto dal maestro profumiere di Bramasole Fabio Meloni: «per le creazioni usa un metodo rinascimentale, dando vita a fragranze con un elevato contenuto di sostanze naturali
read more >I serramenti in legno di ART 5 rispondono ai più elevati standard del settore, progettati a regola d’arte e realizzati utilizzando tecnologie innovative: «Il mondo degli infissi – racconta il vicepresidente Stefano – si è evoluto tantissimo fino a raggiungere tecnologie impensabili fino a poco tempo fa; i materiali devono essere esteticamente piacevoli e al contempo assolvere egregiamente la loro funzione: siamo sempre attenti a ridurre al minimo l’impatto, lasciando trapelare tanta luce e quindi la vista sul paesaggio».
read more >Per arrivare nella «Terra dei bibbi» bisogna salire una collina, dopo una chiesetta si svolta a sinistra si svolta leggermente a sinistra ed ecco palesarsi il ristorante. In una posizione strategica, panoramica, e davvero invidiabile. Al suo interno ci accolgono la coppia, nel lavoro e nella vita, composta da Maria Pia e Marcello, milanese lei, leccese lui. Insieme hanno avuto l’idea di trasformare un pub in un ristorante moderno, pulito e accogliente, dove la cucina di Maria Pia si sposa perfettamente con l’arredo artistico e con il paesaggio circostante.
read more >Il nome Torrita (o “Turrita”) compare per la prima volta in un documento del 1037 d.C. dove la città viene menzionata come proprietà dell’Abbazia di Sant’Antimo, nel comune di Montalcino. Successivamente il borgo fortificato servì da avamposto militare per la difesa del confine senese dalla vicina Montepulciano grazie alle sue mura e alle sue quattro torri. Nel 1554, dopo aver placato le sconfinate ambizioni di conquista fiorentine, il borgo si piega davanti alle forze imperiali di Carlo I e passa sotto il controllo del Granducato di Toscana.
read more >Secondo il Consorzio, la notorietà del Gallo Nero e la somiglianza col gallo colorato potevano ingenerare, nella percezione dei consumatori, un nesso tra i due marchi, tanto da poter determinare un indebito vantaggio a favore dell’azienda laziale. Azienda che, per sua parte, sosteneva invece la differenza tra i “due galli”: mentre il Gallo Nero è un marchio collettivo e designa una serie di vini rossi che provengono dal Chianti, il gallo colorato è un marchio individuale relativo a un vermentino prodotto nella Gallura, zona della Sardegna che deve il nome allo stesso volatile. Dovendo esprimersi sulla richiesta di registrazione del gallo colorato, l’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale comparava i due marchi e, aderendo sostanzialmente alle argomentazioni chiantigiane, la rigettava. In conseguenza, l’azienda laziale chiedeva al Tribunale europeo di esprimersi sul rifiuto di registrazione.
read more >Le Riserve Naturali presenti in valle si prestano perfettamente a questo scopo: “I monti Rognosi con le ofioliti ed il pino nero, l’Alpe della Luna con le rocce Marnoso Arenacee e le faggete secolari, la golena del Fiume Tevere, l’Alpe di Catenaia e le altre aree degne di nota contraddistinte da una serie di itinerari e cammini importanti a livello internazionale.
read more >Anche se il suo stile è fortemente condizionato dalle sculture cinetiche in fil di ferro di Alexander Calder e dalle opere di Picasso, Antonio si avvicina in particolar modo al mondo animale e all’ambiente naturale. Ha intrapreso la sua carriera artistica creando sculture astratte, oggi invece tra le sue “creature” troviamo bestie del mondo reale come cinghiali, cervi, cani e bovini, oltre ad animali più esotici tra cui rinoceronti e coccodrilli. Le sue opere sono spesso create utilizzando materiali di scarto e riciclati, tramite i quali ha ideato il concetto di “land art”. Per queste installazioni Antonio cerca luoghi sulle montagne o in campagna e costruisce le sue sculture con i materiali che trova sul posto.
read more >Il nome “Leuta” è un toponimo per la terra su cui Denis coltiva le sue viti. L’origine della parola è piuttosto vaga, si suppone abbia radici etrusche, ma potrebbe avere origini dialettali più recenti, con il significato di “questo è quanto” o “l’hai avuto” in dialetto chianino.
read more >Dal 1964 il Castello è di proprietà della famiglia Matta, la quale negli anni ’80 ha avviato il comparto ricettivo con 6 appartamenti all’interno del castello. Ad oggi le camere sono 16, comprendendo quelle interne al castello e le suites nella canonica. Sotto le mura troviamo un’incantevole piscina con vista panoramica sulla vallata, un incanto per gli occhi.
read more >Nel cuore storico e paesaggistico del Chianti, con vista scenografica su una Siena torreggiante e gli ultimi contrafforti della Toscana tirrenica ad occidente, Fonterutoli possiede una storia di assoluto interesse, a cominciare dalla nota ‘Leggenda del Gallo Nero’: pare che qui fu tracciato il confine tra le potestà di Firenze e Siena, con la vittoria della magnifica repubblica che pose il confine a soli 12 km da Siena, grazie alla destrezza del suo cavaliere partito all’alba – e ad un gallo nero tenuto a stecchetto per cantare forte e precoce rispetto al sorgere del sole!
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