DI CLAUDIA CIABATTINI

 

Nel comune di Radda in Chianti, percorrendo la SP 114 denominata “Traversa del Chianti” si trova una piccola pieve romanica dedicata a Santa Maria Novella: eretta molto probabilmente nel X secolo rappresenta un perfetto esempio di architettura romanica. Colpiscono, all’interno, le volte a vela affrescate ed i magnificenti pilastri alternati a colonne.

 

La prima testimonianza storica si ritrova in una pergamena del 1010 conservata nell’Abbazia di San Lorenzo a Coltibuono, in quel documento viene chiamata plebes Sanctae Mariae quae dicitur Novella – con il termine novella nel medioevo si usava indicare un nuovo terreno messo a coltura.

Sulla pieve ebbero il loro patronato i signori del Castello di Monterinaldi. Il loro controllo sulla pieve è attestato da un documento risalente al 1043 col quale Landolfo, membro della famiglia, regalava alla sua sposa Aldina la quarta parte dei suoi beni tra cui, appunto, la pieve di Santa Maria Novella.

In seguito il patronato della chiesa passò ad altre famiglie nobili fino al XIII secolo quando venne acquisita da una delle repubbliche territoriali di Firenze, poiché oltre alle funzioni sacre ce n’erano anche altre, come la manutenzione delle strade.

Il ruolo della pieve nei secoli successivi diminuì lentamente di importanza: nel XIV secolo venne inserita nel Terziere di Radda, uno dei tre terzieri che formavano la Lega del Chianti e tale situazione continuò fino al XVIII secolo quando in seguito alle riforme del Granduca Pietro Leopoldo le leghe vennero sciolte e nacquero le moderne comunità.

All’esterno, la chiesa, si presenta come una basilica a tre navate, molto sobria, si ritrovano sui lati solo due finestre, poiché né la facciata né la tribuna presentano aperture. Nella tribuna sono ben visibili le tre absidi.

La chiesa è stata ricostruita quasi interamente nel XIX sec. e i connotati dell’architettura romanica sono cambiati profondamente: ad oggi solo le fondamenta della chiesa e del campanile sono di epoca romanica.

All’interno padroneggiano le volte a vela e le pareti affrescate. In cima ad ogni colonna si ritrovano maestosi capitelli di diverse forme e fatture, lavorati sapientemente dai maestri del Valdarno.

L’opera d’arte che colpisce maggiormente è il fonte battesimale di forma esagonale realizzato dal maestro Santi Buglioni con piastrelle maiolicate di scuola robbiana. La croce in rame dorato è databile al XII secolo circa e al di là delle magnifiche ceramiche invetriate si ritrovano due tabernacoli rinascimentali in pietra serena.

La particolarità di questa chiesa e il favoloso contesto in cui si trova, la rendono una meta perfetta per chi vuole unire ad una giornata all’insegna della storia e dell’architettura una meravigliosa escursione nel cuore del Chianti.

 

Info: Ufficio Informazioni Pro Loco Radda, Piazza Castello, Tel. 0577 738494 (Silvia Brogi) / proradda@chiantinet.it / www.comune.radda-in-chianti.si.it /www.visitchianti.net