Il Festival delle Nazioni rende omaggio all’Italia

Quest’anno la manifestazione musicale umbra – la numero 56 – renderà omaggio al nostro Paese, l’Italia, con una programmazione ricca di artisti e progetti di calibro internazionale. Diciannove eventi, dal 23 agosto al 7 settembre 2023, che si svolgeranno come da tradizione nei luoghi d’arte di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere. Il focus degli spettacoli sarà sulla musica italiana del periodo che va dalla fine dell’Ottocento fino alla Seconda Guerra Mondiale, con particolare attenzione alla temperie culturale e alla produzione musicale scaturita dagli eventi storici cruciali di quel momento. Ma non mancheranno contributi oltreconfine.

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Musica: per il successo c’è X Factor, per arrivarci Meltina Records

Per colmarla c’è una filiera che tiene insieme una tecnica antica e tecnologie avveniristiche, che cerca il talento e lo aiuta ad uscire dall’embrione della passione per la musica, senza altre determinazioni. Meltina Records (MR) è uno dei luoghi in cui la musica diventa un mestiere oltre che un sogno diventato realtà. Anche Meltina Records, prima di essere un’etichetta discografica indipendente, uno studio di registrazione e mastering che nasce a Città di Castello (PG) con l’intento di dare spazio ad artisti emergenti, era un sogno da inseguire.

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Le notti del Kartika

Gaia e Alessio, come detto, sono i deus ex machina del Kartika: «Da sempre siamo appassionati di locali – racconta carica d’entusiasmo Gaia -, appena sono tornata da Londra dove ho vissuto diversi anni (cantando in un gruppo rock, ndr) mi sono innamorata di questo posto, e con mio padre Paolo, Alessio, e tanti altri ragazzi davvero in gamba, abbiamo realizzato questo sogno».

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Torrita di Siena, sentinella dell’estate

Il nome Torrita (o “Turrita”) compare per la prima volta in un documento del 1037 d.C. dove la città viene menzionata come proprietà dell’Abbazia di Sant’Antimo, nel comune di Montalcino. Successivamente il borgo fortificato servì da avamposto militare per la difesa del confine senese dalla vicina Montepulciano grazie alle sue mura e alle sue quattro torri. Nel 1554, dopo aver placato le sconfinate ambizioni di conquista fiorentine, il borgo si piega davanti alle forze imperiali di Carlo I e passa sotto il controllo del Granducato di Toscana.

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