La magia del Ferro Battuto Valtiberino

Tutto ciò che viene creato si caratterizza per la qualità artigianale, per la creatività e per la massima personalizzazione del prodotto. Esiste un vasto catalogo da cui prendere spunto per un lavoro; Ferro Battuto Valtiberino è in grado di ‘dare un corpo di ferro’ alle idee personali del singolo utente o ad un progetto professionale di un architetto o di un designer.

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Rinascimento in bottega – Perugino tra i grandi della storia, una grande mostra al Museo civico di Palazzo della Penna a Perugia

L’esposizione di Palazzo della Penna sceglie di proporre ai visitatori una lettura inedita della vicenda peruginesca, incentrando la riflessione sul tema della “bottega dell’artista”, che si inizia a delineare in epoca medievale, in particolare con l’affermarsi dell’arte di Giotto, per poi consolidarsi, nelle sue più tipiche caratteristiche, durante il periodo del Rinascimento anche grazie a Perugino, le cui doti imprenditoriali sono note non meno delle abilità artistiche.

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I bronzi archetipali di Andrea Roggi

Nel 1991 fonda il laboratorio artistico La Scultura di Andrea Roggi, dove realizza interamente le proprie opere e grazie all’aiuto dei suoi assistenti riesce a creare sculture ricche di dettagli e di grandi dimensioni. Il bronzo è infatti il suo materiale, con il rito della fusione a cera persa riesce magistralmente a trasformare i modelli di argilla in veri e propri capolavori.

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Intervista con l’artista Sara Lovari

Con questa frase che racchiude l’essenza del lavoro e dello spirito dell’artista casentinese Sara Lovari, oggi vi invito a conoscerla meglio e a scoprire il suo mondo artistico dove le forme si fondono con i colori e le emozioni si trasformano in opere d’arte. Con Sara la creatività e l’immaginazione hanno il potere di trasformare la realtà, e di trasportarvi in un universo di bellezza e di poesia, dove ogni opera è un’emozione che prende forma.

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Le “Origini” viste dai giovani artisti in mostra all’Accademia del Caffè Espresso della Marzocco

Il legame tra mondo dell’arte e del design e La Marzocco è solida da diversi decenni. Quest’anno si è sostanziata una importante collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics di Firenze. L’esposizione ospita i lavori realizzati dai partecipanti all’ultima Illustration Marathon, tenutasi lo scorso 25 marzo presso Accademia.

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Locus Womb: l’hub del tatuaggio è in Mugello

Opere d’arte, sneackers limited edition, oggettistica e mobili di design e stile modernariato, t-shirt e giacche vintage customizzate, disegni appesi alle pareti e un laboratorio a vista in cui i tatuatori realizzano le loro opere sulla pelle dei clienti. Questa è l’atmosfera che si respira entrando a Locus Womb. Un festival di colori, suoni e oggetti che non ha niente da invidiare a una tattoo convention statunitense.

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La fotografia nonostante l’ego

“Nasco dalla fotografia artistica, concettuale, anche se la codifica professionale mi ha fatto scoprire aspetti del mio lavoro che non avrei immaginato… Amo, ad esempio, i servizi per i matrimoni – che condensano ed esauriscono in un giorno l’intero repertorio di settore: moda, reportage, storytelling, arte e scenografia”. L’ossessione di avere un matrimonio unico, spesso porta ad un esito lontano dalle aspettative: “Meglio essere sé stessi”, dice Francesca.

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Jutta Wilhelm Coerper, artista e designer

Jutta è nata a Coblenz, nella regione tedesca della Renania, durante la Seconda Guerra Mondiale e ha studiato arte e design a Dusseldorf.  Aveva sempre sognato di lasciare la Germania per viaggiare, e trascorse un anno a Roma per studiare e lavorare all’estero.  Quando, dopo 6 anni di scuola d’arte, si presentò la possibilità di trascorrere un periodo in Sudafrica lavorando per un’azienda tessile, la giovane Jutta colse al volo l’occasione.  Trascorse i successivi otto anni in Africa, dove finì per lavorare come responsabile del design in tre diverse aziende.   È durante questo periodo che sviluppò un grande amore per la cultura africana e prendendo coscienza della difficile situazione della popolazione africana sotto l’Apartheid. Sempre in questo periodo, ha sviluppato un interesse per le questioni sociali di diversi popoli indigeni che coltiva ancora oggi.

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Un sito templare a Città di Castello

I resoconti dei lavori riportano la ricostruzione che allora fece Francesca Abbozzo, coordinatrice scientifica del convegno e direttrice del restauro degli affreschi. Per lungo tempo venne adibito a magazzino per il tabacco. A metà degli anni Cinquanta l’affresco era già irriconoscibile e fu solo nel 2008 che si provò a saggiare che cosa si nascondesse sotto lo strato del tempo e i residui di un uso improprio. “Così emerse il Cenacolo e quindi, a seguito di altri saggi, cominciò ad emergere una seconda parete su cui si imponeva la figura di un domenicano. Gli affreschi del XV secolo convivono con uno strato più antico risalente ad almeno due secoli prima, che hanno una natura chiaramente templare”. Costituiscono l’apparato decorativo originario di questa, che poteva essere una chiesa ma anche un tempio, dato che i motivi rimandano alla pietra del tempio di Gerusalemme.

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