Siamo in visita ad Andrea Bossi, nella piazza centrale di Sinalunga, borgo toscano arroccato sulle pendici occidentali della Valdichiana. Conosciamo questo istrionico mastro gelatiere con una storia tutta da raccontare.
read more >Categoria: Ristorazione e Produttori
Oltre al clima familiare, altri aspetti importanti di questa ricerca sono il contatto con i cosiddetti sommeliers della carne – nonché l’opportunità di fare esperienze conoscitive per affinare l’offerta: “Attualmente abbiamo disponibili due tipi di degustazione: una internazionale (spesso utilizzando la Rubia Gallega, carne galiziana favorita da Emanuele), l’altra di Chianina in tre frollature di 30, 60 e 90 giorni.
read more >Oggi siamo orientati verso la selezione di mercati e operatori prevalentemente esteri, volendo consolidare i rapporti già intrapresi a livello internazionale. Usando una metafora vitivinicola, l’ultimo decennio ci ha fatto davvero ‘maturare’ grazie alla creazione della ‘Collezione Privata’ che ha alzato decisamente il target di riferimento con vini di grande profilo, trascinando con sé anche la linea ‘Classica’.
read more >Un ristorante indubbiamente romantico e sognante, la cui atmosfera sembra appunto musicata dalla Turandot di Puccini: alloggiato nel ‘ventre’ storico del borgo toscano in un palazzo signorile di origine tardo medievale, nella nota piazzetta dirimpetto al Teatro Signorelli, ne facciamo conoscenza con animo lieto e curiosità. Siamo con Daniela Polezzi, cuoca cortonese di ‘dentro le mura’, e Maurizio Menci che – con il suo terzo livello Ais – è un sommelier di rango, vieppiù noto conoscitore del mondo del tartufo.
read more >Scopriamo insieme alla Direttrice Alessandra Wimpole le novità estive di questa storica e fascinosa villa – antico rifugio di caccia fatto costruire nel XV secolo dal Cardinale Silvio Passerini, protetto dalla famiglia de’ Medici e amico di Papa Leone X – ed oggi lussuoso albergo a 5 stelle nel cuore della Valle dell’Esse, uno scrigno segreto alle porte di Cortona, al confine tra Umbria e Toscana. Vediamo quali sono i servizi aperti alla comunità locale e per chi non soggiorna direttamente nella struttura ma avesse il desiderio di conoscerla e passarvi degli ‘attimi di dimenticanza’ – così Totò descrisse, in modo leopardiano, la felicità.
read more >Quello di ‘massaia’ è in realtà un ruolo che lei preferisce di gran lunga a ‘cuoca’ e che tiene a evidenziare. È questo antico mestiere il cuore pulsante del recente agri-ristorante, inaugurato nel 2019. Marcelli, fin dalla nascita già praticamente destinata a diventare massaia come la nonna Giustina, ha svolto e svolge un importante lavoro di economia familiare, gestendo la cucina quasi in completa autonomia e basandola esclusivamente sui prodotti contadini della terra.
read more >Quando Bruno e Marisella hanno scoperto la proprietà nel 2014, la vecchia fattoria e gli antichi edifici erano caduti in rovina e la struttura aveva bisogno di essere completamente ristrutturata. I progetti prevedevano la creazione di 13 comode e belle camere da letto da quelle che un tempo erano celle dei monaci, la costruzione di una suggestiva casa sull’albero, la trasformazione dell’ex refettorio nella “Sala Grande” del ristorante e del Bistrot al piano terra, ma anche la costruzione di una spa, in linea con la loro dedizione all’idea di benessere come parte integrante dell’esperienza di ospitalità.
read more >I suoi vigneti si estendono sui fianchi della collina e sui pendii sottostanti, nella zona geografica destinata alla produzione del Vino Nobile di Montepulciano. Qui, saldamente piantata nel territorio storico di Montepulciano, alle porte della città, si trova la Vecchia Cantina di Montepulciano che si occupa di produzione di vino da oltre ottant’anni.
read more >La casa e i possedimenti Fontelunga sono nelle mani della famiglia di Lucia Catani da oltre due secoli, con una parte della casa che risale al 1491. Dal momento in cui la famiglia Catani ha acquistato la proprietà, alla fine del 17° secolo, ‘ogni membro della famiglia è nato e cresciuto qua dice Lucia.
read more >Il nome “Leuta” è un toponimo per la terra su cui Denis coltiva le sue viti. L’origine della parola è piuttosto vaga, si suppone abbia radici etrusche, ma potrebbe avere origini dialettali più recenti, con il significato di “questo è quanto” o “l’hai avuto” in dialetto chianino.
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