La passione di Teobaldo e Silvana – sua moglie – da subito venne trasmessa ai figli Gabriele, Luca e Federica. I primi due sono i proprietari della ditta, Federica invece svolge in essa un rilevante impiego amministrativo. Gabriele inizia il suo racconto spiegando che: “l’azienda è rimasta artigiana fino al 2008, dopodiché io e mio fratello Luca siamo entrati in società rilevando nel 2013 una società che si occupava prevalentemente di opere edili andando a garantire a tutti i nostri clienti la possibilità di trovare presso la nostra azienda questo doppio servizio” – ovvero sia il movimento terra che le opere edili.
read more >Categoria: Siena, Val D’orcia e Amiata
Si sta per chiudere il ricco calendario degli eventi autunnali che caratterizzano i territori dell’Ambito Turistico amiatino, ma ancora c’è spazio per ottimo cibo, bella musica e attività dedicate alla scoperta del Monte Amiata.
read more >L’associazione Slow Horse Italia promuove il progetto di “equusostenibilità” (equus = cavallo, in Latino), che ha per obiettivo quello di far conoscere a tutti (operatori equestri, proprietari ed amanti dei cavalli e degli asini) qual è l’impatto ambientale provocato dagli equini: in poche parole, studiare l’ “horse (& donkey…) carbon footprint” nelle attività legate al turismo, allo sport o al lavoro nei settori agricoli e non.
read more >Riconoscendo il ruolo indispensabile che i genitori svolgono nella vita dei nostri studenti, abbiamo ideato seminari di gruppo per assisterli nell’affrontare le sfide della genitorialità.
read more >Uve raccolte nella fase di pre o inizio invaiatura sono spremute, sottoposte a cottura e quindi aromatizzate a freddo con una miscela di erbe provenienti dal territorio dell’Amiata tra cui bacche di ginepro (Juniperus communis), erba cipollina (Allium schoenoprasum), radici di carlina (Carlina acaulis), aglio orsino (Allium ursinum), cipolla bianca (Allium cepa). Il proposito è di valorizzare una montagna alle cui pendici si coltivano da sempre uve con cui si ottengono grandi vini, e, a quote più elevate, erbe aromatiche che qui crescono abbondanti e caratterizzano il territorio per la sua ricchezza di esemplari endemici, facendo dell’Amiata, come diceva Padre Ernesto Balducci, uno “scrigno prezioso”.
read more >Oggi il Convento, gestito dall’amore dei fratelli Ricci Barbini – Carlo, Marianna e Elena, figli del Prof. Vittorino Ricci Barbini – rappresenta una delle strutture ricettive di maggior pregio tra Monte Amiata e Val d’Orcia. Siamo entrati per raccontarvelo.
read more >Un’idea che nasce dalla lungimiranza di Stefano Rossi e Annamaria Pinotti, grandi esperti di montagna, che nel 2010 decisero di rilevare una piccola struttura al Prato delle Macinaie (Castel del Piano), osservando nell’Amiata un luogo estremamente caratteristico per la realizzazione di questo tipo di attività. Da quel momento in poi la crescita di Indiana Park attira ogni anno migliaia di avventurieri da ogni parte d’Italia e d’Europa.
read more >Un locale la cui filosofia risulta precisa: proporre ai commensali un’esperienza indimenticabile e cento per cento toscana, grazie alla lavorazione di materie prime eccezionali a impreziosire piatti belli e golosi. Mauro e Patrizia.
read more >«Il nostro scopo – racconta Marco a ValleyLife – è quello di proporci come punto di riferimento in tutto ciò che riguarda la cultura equestre, tenendo costantemente in risalto gli enormi benefici sotto gli aspetti fisico, mentale ed anche spirituale prodotti grazie al rapporto che si instaura con questo meraviglioso animale; non a caso il nostro motto è “Wellness for horses and people” (benessere per i cavalli e le persone)».
read more >«Il nostro intento – racconta l’ideatore e titolare Amedeo Cencioni – è quello di regalare un’esperienza memorabile ai nostri ospiti e a chi ci viene a trovare per gustare piatti bellissimi e gustosi». Se parliamo di verdure: «arrivano direttamente dall’orto biodinamico adiacente il ristorante; la carne è toscana, laddove la carta di vini contempla in particolare il territorio di Montalcino e della Val d’Orcia».
read more >Il Teatro Povero di Monticchiello è stata una delle prime Cooperative di Comunità in Italia, risale addirittura agli anni Ottanta: «Ci prendono come esempio – racconta orgoglioso uno dei volontari – l’impegno più grande riguarda l’organizzazione stessa del Teatro Povero, una realtà col tempo divenuta nota a livello nazionale, dove ogni prima quindicina di agosto, per due settimane, ospitiamo più di duecento persone a sera».
read more >La sosta alla Taverna di Emma: «è sempre accompagnata da cibo e bevande – racconta Alessandro – proponiamo irresistibili taglieri arricchiti da diversi affettati, come finocchiona, prosciutto crudo, salame toscano, capocollo, ventricina piccante, pancetta arrotolata, ma anche verdure grigliate e formaggi; e sono tutti prodotti locali».
read more >Sviluppato su più livelli, è caratterizzato da grandi scritte cubitali, dai colori pastello e da stand che occupano l’intera superficie del negozio. Attrattiva delle nuove generazioni, lo store vanta una selezione di capì di brand italiani e non, abiti già esistenti ma privati della loro etichetta.
read more >La visita al Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore si struttura su tre parti, ognuna avvincente. La prima è rappresentata dal Museo «I luoghi del mercurio», dove, simile a una sceneggiatura, tutto ruota attorno all’elemento metallico, immergendo lo spettatore nella narrazione della vita mineraria: il mito, il territorio, il lavoro, gli uomini e la materia costituiscono i capitoli del racconto; le tecnologie multimediali accompagnano il visitatore in un percorso ricco di fascino: «esistono numerosi parchi minerari – ci spiega Massimo Sabatini, presidente del Consorzio Terre di Toscana – ma pochissimi che trattano il mercurio come elemento principale che fa la differenza nel racconto, entusiasmante; collaboriamo strettamente con due importanti realtà europee: Idrija in Slovenia, con cui siamo gemellati, e Almadén in Spagna, che, assieme ad Abbadia, formano i tre poli principali a livello europeo. Nel percorso si incontrano filmati, video e testimonianze orali di chi ha vissuto in miniera».
read more >Nel 2001, dopo anni di esperienza, Patricia ha portato la sua idea innovativa di educazione in Val d’Orcia, con il motto di «divertirsi a imparare». Le aule sono calorose e ospitali. Entrando si ha l’impressione di appartenere a una grande famiglia.
read more >Gaia e Alessio, come detto, sono i deus ex machina del Kartika: «Da sempre siamo appassionati di locali – racconta carica d’entusiasmo Gaia -, appena sono tornata da Londra dove ho vissuto diversi anni (cantando in un gruppo rock, ndr) mi sono innamorata di questo posto, e con mio padre Paolo, Alessio, e tanti altri ragazzi davvero in gamba, abbiamo realizzato questo sogno».
read more >