di Angelo Nai

 

La storia di Edilmonte, realtà tra le più importanti e strutturate nel campo dell’edilizia e del movimento terra ebbe inizio nel 1977 – quarantacinque anni fa – grazie alla lungimiranza di Teobaldo Ciaffarafà che vide nel settore del movimento terra enormi potenzialità.

 

 

La passione di Teobaldo e Silvana – sua moglie – da subito venne trasmessa ai figli Gabriele, Luca e Federica. I primi due sono i proprietari della ditta, Federica invece svolge in essa un rilevante impiego amministrativo. Gabriele inizia il suo racconto spiegando che: “l’azienda è rimasta artigiana fino al 2008, dopodiché io e mio fratello Luca siamo entrati in società rilevando nel 2013 una società che si occupava prevalentemente di opere edili andando a garantire a tutti i nostri clienti la possibilità di trovare presso la nostra azienda questo doppio servizio” – ovvero sia il movimento terra che le opere edili.

Senza dubbio alla base del funzionamento di un’impresa così sviluppata vi è l’unione e l’intesa tra Gabriele, Luca e Federica grazie alla quale EdilMonte continua ad espandersi investendo nel comprensorio amiatino. Ad oggi l’azienda offre lavoro ad oltre 30 persone tra manovalanza, amministrazione e tecnici andando a compiere importantissime imprese costruttive tra cui Gabriele tiene a citare: “numerose cantine in Val d’Orcia tra cui quelle ad Adler, Gaia e Mastroianni, la manutenzione dell’Hotel Adler, la Centrale di Bagnore 4, il teleriscaldamento a Piancastagnaio oltre alla gestione di una cava a cui forniamo materiale inerte”.

Gabriele continua spiegando come: “la nostra impresa opera tra varie provincie tra cui Siena, Arezzo, Grosseto, Livorno ed in questo momento abbiamo anche un cantiere all’Isola d’Elba”.

Dal punto di vista imprenditoriale lo sguardo di Gabriele è proiettato al futuro ma senza dimenticare il passato: “ad oggi credo che in Italia a differenza del Nord Europa non sia ancora pronta a percorrere direttamente la bio edilizia – soprattutto per quanto riguarda il ceto medio – perché troppo costosa, ma è un mondo in continua evoluzione, magari un giorno arriveremo anche a quello.

Tuttavia credo che un’impresa come la nostra che ha la possibilità di sorgere in un territorio come il Monte Amiata non possa fare a meno di tenere conto delle possibilità innate che questo luogo offra, quindi sinceramente dal punto di vista naturale la strada a cui penso che andremo in contro nel prossimo futuro sarà l’utilizzo del legno come si sta già facendo nel Nord Italia”. Prosegue Gabriele: “credo che comunque ci sia la possibilità di efficientare le risorse peculiari di ogni territorio, a me vengono in mente i progetti di Enel grazie a quali si ha la possibilità di perseguire anche la famosa economica circolare estraendo calore ed utilizzandolo per avere riscaldamento “naturale” ma a costi più bassi i quali possono offrire una grande competitività alle aziende del territorio.”

Affrontiamo anche un discorso legato alle figure professionali in cui l’imprenditore spiega: “negli ultimi anni stanno venendo a mancare alcune figure professionali, fino a qualche decennio fa grazie ad uno specifico istituto geometri la nostra zona rappresentava un fiore all’occhiello. Il nostro è un settore che non finirà mai il proprio lavoro ed in cui possono arrivare esponenziali possibilità lavorative quindi a mio avviso sarebbe importante tornare ad investire anche nella formazione dei ragazzi”.

Gabriele fa parte anche di ASEA e come ci racconta: “una rete tra imprenditori è fondamentale per la crescita di un territorio, per lo sviluppo di una logistica che sicuramente dobbiamo migliorare per avere competitività sul mercato, ad oggi credo che il Monte Amiata abbia possibilità enormi su numerosi campi lavorativi ma che serva anche una comunione di intenti per progredire con infrastrutture e servizi che porteranno una grande crescita al nostro territorio”.

 

 

Info: Via Antonio Gramsci, 320 / Piancastagnaio (Si) / Tel. +39 338 845531