Golosità Umbre, il sapore della genuinità

Sulla vecchia Via Eugubina che da Branca porta a Fossato di Vico, negli anni 60 nasceva il caseificio sociale CAMAU (Cooperativa Agricola Montana Alta Umbria) che per oltre quarant’anni ha servito la zona con i suoi prodotti caseari locali. Con l’avvento degli anni 2000, Silvia e Marcello, due fratelli nati e cresciuti nel territorio, rilevano l’azienda mantenendo lo spaccio aziendale che, dopo tre anni, aumenta l’offerta con la vendita di frutta e verdura, carni pregiate, una selezione di salse tartufate e le strenne natalizie.

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La Fojateria di Sellano

Ci troviamo al Valico del Soglio, un crocevia a 828 metri s.l.m.: una vecchia strada di montagna che venendo da Foligno, passando da Rasiglia, porta verso Sellano. È una di quelle vecchie strade di collegamento del nostro paese, (a me ricorda il passaggio del Furlo) che ancor prima dell’avvento delle Superstrade, si percorrevano di frequente. Lungo il cammino si trovava, puntualmente, un punto di ristoro per i viandanti…

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Le storiche lavanderie perugine ‘Berardi’

Una tradizione familiare perugina da ormai 70 anni e che è passata per quattro generazioni. Fu così che nel 1954, Luigi Berardi con la moglie Annunziata, inaugurarono una lavanderia in corso Cavour a Perugia. Sempre lo stesso Luigi consigliò poi al figlio Ernesto e alla moglie di lui Paola, di aprire una tintoria con laboratorio in via Appia. Correva l’anno 1965.

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La cucina di Giovanni Di Pasquale

In questi tempi di omologazione sfrenata, ciò che risulta difficile, specie in una città millenaria come Firenze, è sfuggire alla tentazione del compromesso, a ciò che piace, all’uniformità del gusto. Se cercate la vera cucina fiorentina, vi consigliamo la cucina di Giovanni di Pasquale che ha condensato nei suoi tre ristoranti Antica Mescita (San Niccolò), Vecchia Osteria del Nacchero (Piazza Gavinana) e Naccherino (l’ultima creatura a San Donato in Collina), il suo singolare entusiasmo per la tradizione, riscoprendo i suoi codici gastronomici.

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Il Ristorante Enoteca Berghi

Lo vedete non appena varcata Porta Fiorentina, antico ingresso della città di Borgo Sansepolcro: il “Ristorante Enoteca Berghi dal Grigino”, con il caratteristico déhor, vi accoglie nel centro storico per jna pausa all’insegna della convivialità e del gusto. In principio fu “il Grigino”, che nella metà degli anni ’20 dava ristoro a concittadini e forestieri con i suoi caratteristici capelli grigi. Oggi il Ristorante enoteca Berghi è gestito dal pronipote Andrea, accompagnato dalla sua grande famiglia: il figlio Giacomo con la compagna Nicoleta, bravissima cuoca, il fratello Silvio, la compagna Elisabetta.

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I Due Cippi: la scuola della carne

La grande conoscenza di prodotti tradizionali e le antiche ricette permettono di proporre piatti unici dai sapori autentici che arricchiscono il menù e lo rendono originale e raffinato. Ogni singola materia è scelta con cura e selezionata con attenzione alla fonte – prima tra tutte la succulenta carne chianina ma anche di altre venti razze provenienti da tutto il mondo che, a seconda del periodo, sono accompagnate da ‘contorni’ di altissima qualità, come i funghi porcini e i tartufi della zona.

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Casina Kitch, da gustare rigorosamente con le mani

Il format e il concept di Casina Kitch è quello di una Hamburgeria ‘gourmet’: panini di alto livello partendo da una ricetta del pane personalizzata, con l’acquisto di prodotti di prossimità a chilometro zero – una spesa che Gabriele cura personalmente e giornalmente: “Ho progettato il locale senza mai pensare ad un congelatore”, ci dice, un concetto di cucina espresso senza compromessi.

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Le Torri di Porsenna – Un moderno Agriturismo in un’antica Abbazia

Quando Bruno e Marisella hanno scoperto la proprietà nel 2014, la vecchia fattoria e gli antichi edifici erano caduti in rovina e la struttura aveva bisogno di essere completamente ristrutturata. I progetti prevedevano la creazione di 13 comode e belle camere da letto da quelle che un tempo erano celle dei monaci, la costruzione di una suggestiva casa sull’albero, la trasformazione dell’ex refettorio nella “Sala Grande” del ristorante e del Bistrot al piano terra, ma anche la costruzione di una spa, in linea con la loro dedizione all’idea di benessere come parte integrante dell’esperienza di ospitalità.

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Borgo di Celle, l’incanto immerso nel verde

Il Borgo accoglie i suoi ospiti donando tranquillità e calma: il ristorante propone ogni sera una “Cena Benessere”, con abbinato ingresso alla Spa ed alla piscina riscaldata – che si trovano al suo interno nella curatissima zona wellness. Già, perché ‘dedicarsi a se stessi’ è qui un imperativo categorico. Non mancano poi sauna, bagno turco e idromassaggio con zona relax ed è possibile richiedere un servizio professionale di massaggi. C’è poi una seconda piscina all’aperto, magnifica e con vista sulle colline d’intorno, dove gli ospiti possono indulgere nelle calde giornate estive.

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Tradizione, gusto e salute nei giardini dedicati al celebre pittore

Per noi bambini degli anni Ottanta questo è sempre stato “il giardino dei pesci”, perché la grande vasca rotonda con i pesci rossi era una delle nostre attrazioni preferite. E poi c’è lei, la statua di Piero della Francesca, il pittore che i biturgensi imparano ad amare non appena nati e l’adiacente canonica della chiesa di San Francesco

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Osteria del Mare, l’essenza della cucina a Castiglione

Nascono dunque piatti unici come” Le Linguine Nere cotte nell’Impepata di Cozze, con Pecorino e Frigitelli”, “Il Lampredotto di Polpo”, i “Panini con la Porchetta di Tonno con Fagioli e Cipolle” e le “Polpette di pesce Azzurro alla Matriciana”. La loro idea prende forma e sostanza, è subito apprezzata e riconosciuta. Non può che culminare in un gran successo. Nel 2011 vincono il “Premio Innovazione” del Gambero Rosso e si classificano nei primi posti tra i “Migliori Ristoranti d’Italia”, per professionalità e qualità.

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Tutti in ‘Barca’ con le Pinse maremmane

Partendo da una ricetta dell’antica Roma, preparano l’impasto, utilizzando un mix di farine di frumento, di riso, di soia, sale integrale di Sicilia, una grande quantità di acqua e pasta acida, che sostituisce il lievito. Dopo un processo lungo e rigoroso e molte ore di lievitazione, circa 72 ore in celle frigorifere, ottengono un composto con un’idratazione superiore all’80%, con un alto grado di croccantezza e allo stesso tempo di morbidezza, ma soprattutto molto digeribile e sano

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Villa di Piazzano, un’oasi di grazia

Oggi Villa di Piazzano è molto più di un semplice hotel e offre un’ampia scelta di servizi aggiuntivi di cui possono beneficiare anche i residenti della zona. Trattasi di una moltitudine di servizi che solo i grand hotel di una volta offrivano: la possibilità di concedersi una colazione domenicale o di gustare un gelato sulla terrazza che guarda ai giardini, di invitare gli amici al tradizionale tè delle cinque e di approfittare dei servizi più comuni come il pranzo e la cena. Nell’intera struttura e nel ristorante “L’Antica Casina di Caccia”, il leitmotif rimane lo stesso: la natura che accoglie gli ospiti fin dall’ingresso della proprietà. Questa atmosfera di magia si riflette in moltissimi dei piatti creati nel ristorante: le verdure di stagione e i fiori edibili della Villa vengono utilizzati per decorare e adornare i piatti e deliziare il palato.

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