by Simone Bandini

 

Partiamo da qui, da questa nostra esperienza al Castello di Albola, una degustazione in quattro portate accompagnata dai vini della tenuta. Conosciamo lo chef milanese – ma toscano d’adozione – Alessandro Chiesa, mentre accompagna la cottura del pane nel forno a legna, rigorosamente fatto in casa: è lui da ormai un anno alle redini della brigata, o per meglio dire, trovandoci in un castello, della guarnigione di cucina!

 

Gli amici Sara Bondi e Carloalberto Manca ci guidano tra i cortili ed i corridoi della magione finché, al colmo di una ripida scalinata, occhieggiamo su un salone che si apre a valle: scorgiamo le siluette sullo sfondo di Alessandro Chiesa, affaccendato nei pressi del forno, il volto gioviale illuminato dalla luce calda della fiamma viva.

Albola propone diversi percorsi degustativi: il più significativo è certamente “Albola Experience” che qui vi consigliamo e raccontiamo. Parliamo di quattro vini in degustazione ai quali sono abbinate altrettante portate, per godere appieno del matrimonio della cucina toscana e raffinata dello chef, combinata al meglio delle bottiglie del castello: “Poggio alle Fate Toscana IGT”, “Chianti Classico Riserva DOCG”, “Marangole Chianti Classico Gran Selezione DOCG”, “Vin Santo del Chianti Classico DOC”, (al costo di € 40 a persona).

La nostra guida, giovane e brillante, ci parla dei processi di lavorazione delle uve, degli affinamenti e di tante curiosità tecniche, agricole, vieppiù riecheggiano le memorie di questo potente bastione, che domina dagli alti contrafforti ad oriente i colli del Chianti.

Terminata la visita, estasiati dalla potente eleganza degli ambienti del castello e delle sue cantine, rapiti dalle rotolanti teorie di filari, declivi e colli tondeggianti siamo accolti in una austera – come si conviene alle cose medievali – sala da pranzo dove principia il crescendo esaltante di portate e calici. È arrivato il momento di degustare, senza troppe regole o domande: il primo assaggio è un curioso, rivisitato amuse-bouche: il “Panino al lampredotto”, sfoggiante sapori antichi e dosati.

Poi è la volta degli “Spaghetti alla chitarra di cavolo nero fatti in casa” guarniti con ragù di maremmana, perfettamente bilanciati in proporzione tra sfoglia e ragù: un altro piatto che è espressione univoca di pochi, curatissimi sapori e passaggi. Nel novero dei secondi giunge una originale, gustosa “Arista al latte”, morbida al morso e deliziosa al palato, accompagnata da un delicato purè di patate.

Ed infine il dessert: un “Muffin salato con uvetta e blu di capra”, servito con il tradizionale Vin Santo che il castello sapientemente affina nei caratelli, un incontro di gusti perfettamente armonici e rotondi.

Tra una portata e l’altra ci sono i tempi giusti di conversazione: il nostro tavolo raduna amabilmente pensieri e impressioni – mentre i calici ci raccontano in successione storie di vigneti, venti impetuosi, piogge leggere, sole cocente. Spande l’aroma di legni e operosi invecchiamenti.

Nella bella stagione saranno proposte, come già sperimentato in inverno, serate dedicate particolari: alta gastronomia e vino con il corollario di intrattenimento e spettacoli, sia musicali che teatrali. Così come è possibile prenotare degustazioni verticali con vini di annate anche lontanissime o semplicemente assaporare la poesia di questi luoghi nell’area del ‘Wine Bar’.

Tutto d’intorno al Castello, è forte la varietà di suoli ed essenze, la ricca biodiversità di questa terra: alle bottiglie più tipiche Chianti Classico Annata e Riserva si affiancano le tre Gran Selezione ‘Single Vineyard’ “Santa Caterina”, “Marangole” ed il “Solatio”. Vini “ad alto contenuto di verità, identità e purezza”, sono le parole del direttore Alessandro Gallo. Personalità spiccata dunque, marcata dalla ‘sassosità’ del terreno e dall’altitudine, che conferiscono freschezza, tensione ed acidità a queste uve.

Se si sceglie di vivere una “Albola Experience Premium”, questa prevede appunto la degustazione del “Santa Caterina Chianti Classico Gran Selezione DOCG”, del “Solatìo Chianti Classico Gran Selezione DOCG”, “Acciaiolo Toscana IGT” ed infine del “Vin Santo del Chianti Classico DOC”, (al costo di € 50 a persona).

Lo chef Alessandro Chiesa porta alla “Albola Experience” la sua koinè professionale, fatta di un adattamento virtuoso alla semplicità delle campagne toscane, con alle spalle gli anni tumultuosi e metropolitani del suo periodo milanese e veneziano, in locali di sofisticata importanza e storicità, tra cui il celebre ristorante “Savini”.

È un gioco da ragazzi per lui – e proprio per questo naturale e divertente – sperimentare ed innovare la cucina di questo straordinario milieu toscano, fatto di storicissime ricette e materie prime di altissima qualità.

 

Info e degustazioni: Castello di Albola s.a.r.l., Via Pian d’Albola 31, Radda in Chianti (Si) / tel. 0577 738019 / info@albola.it / www.albola.it