di Simone Bandini

 

Come ogni inizio di primavera torniamo da Margherita e Marco, i nostri amici dell’Osteria “Uscio e Bottega”. Siamo nei pressi di San Donato, nel piccolo nucleo medievale di Sicelle, proprio al confine tra i territori di Barberino Tavarnelle e Castellina in Chianti, tra le province di Firenze e Siena. Qui si possono gustare i piatti ed i vini della tradizione, toscana e chiantigiana, serviti puntualmente à la carte oppure sedersi nel giardino retrostante per un bucolico, fanciullesco, picnic ‘in cassetta’.

 

Un posto davvero incantato con i tavoli sotto il loggiato che dominano le vallate ad occidente, lo sguardo si stende fino alle Alpi Apuane. I colori vividi dell’arredamento uniti al classicismo dell’artigianato locale donano una sensazione di familiarità e leggerezza. Come sentirsi a casa. Un luogo ideale per fuggire dallo stress quotidiano per accedere ad un mondo campestre fatto di altri tempi, dove dedicarsi a sé stessi, contemplare la natura completamente assorbiti dal suo trionfo.

La temperatura è perfetta, il clima già estivo. Questa volta scegliamo di mangiare al tavolo – ma ci siamo promessi di tornare con le famiglie e spostarci nello scenografico prato verde, per vivere l’esperienza del picnic, la cui formula è praticissima: si ordina alla cassa e, appena pronto, viene consegnato un magnifico cestino, con stoviglie rigorosamente biodegradabili.

La cucina cambia menù almeno una volta al mese, con prodotti stagionali e ultra-locali: formaggi di capra e carni italiane da allevamenti limitrofi, ad esempio. Poche cose e di qualità concorrono al perfezionamento di piatti di grande identità, come i “Tortelli fatti in casa di patate con burro, acciuga e burrata” o la “Pancetta cotta a fuoco lento per 5 ore con salsa di arancia e puntarelle” (in foto).

Per gli amanti delle tipicità toscane non mancano chiaramente dei classici, intramontabili e ben fatti: pici all’aglione, tagliata, fritti (buonissimo quello di coniglio), coccoli e taglieri con tagli freddi e formaggi di produzione territoriale.

Il ristorante è, nella sua essenza, una combinazione di mestiere e creatività – così come la vecchia falegnameria di cui ha ereditato i locali. Una inclinazione artistica che indubbiamente si è conservata, dai piatti agli arredi.

La cantina predilige vini locali, attentamente selezionati, con particolare attenzione ai piccoli produttori. Un’esperienza ed un amore, quello per i vini, che i due hanno maturato ed affinato nella gestione della Cantinetta Sassolini, nella vicina Panzano.

“Una storia nata sui banchi della scuola alberghiera Aurelio Saffi”, ci racconta divertita Margherita – che assieme al compagno Marco ha trovato il giusto binomio, come in molte piccole imprese familiari che hanno fatto la storia imprenditoriale d’Italia: lui chef ai fornelli (si dà da fare in bellissima cucina a vista), lei molto professionale e brillante ai tavoli, consiglia i suoi ospiti e racconta i piatti della sua terra. Il loro motto: in amore vince chi frigge! (Il loro “Fritto dell’aia” è in effetti un’esperienza paradisiaca! n.d.r.)

Ricordiamo che il ristorante è aperto tutto l’anno, a pranzo e cena, tranne di mercoledì. Per i più social, in rete o in chat il menù si trova sempre aggiornato. Ogni occasione è giusta per passare dai ragazzi di Uscio e Bottega: per godere dell’aria, del verde e della luce delle infinite giornate estive o per incantarsi davanti al fantastico tramonto screziato che specchia sulle Alpi Apuane, laggiù in lontananza.

Da ultimo, l’antico nucleo di Sicelle è noto per la bellissima Pieve di San Miniato, gioiello dell’architettura gotica che sovrasta la loggetta del ristorante.

 

 

 

 

 

 

 

 

Info e prenotazioni: Osteria Uscio e Bottega, località Sicelle 56, Castellina in Chianti (Si) / tel. 331 4446466 / ristoranteuscioebottega@gmail.com / www.osteriauscioebottega.it