La Loggia del Chianti è davvero una loggia nel Chianti. Lo dice la rosa alla finestra, che è una rosa alla finestra di una loggia nel Chianti.

 

Patrizia Ermini e Michele Bianco ci accolgono nel grande ristorante, con la familiarità e la grazia di chi accoglie in casa propria. E’ un posto proprio bello, in posizione strepitosa, personalizzato nell’arredamento e vissuto completamente, dove ogni pezzo racconta una storia, un aneddoto, un ricordo.  

Anche i quadri alle pareti sono quelli di Patrizia, che un tempo dipingeva, ci racconta,  “ma ho voglia di farlo ancora. Ora lo faccio cucinando”.

Attivi con il ristorante dal 1987, già conosciuti per la “Pizza di Michele”, che ancora viene proposta il giovedì – “un lenzuolo di pizza, enorme e molto sottile”- , e che viene stesa a mattarello.

Assieme ai genitori ora c’è anche il figlio Simone Bianco, che ha sempre tenuto le sue radici salde qui, a Radda in Chianti, anche nei dieci anni trascorsi fuori come professionista del rugby, insieme al fratello Giovanni.

La serenità di questa bella famiglia riunita è palpabile. E lo è soprattutto nella loro cucina, dove la ricerca e la conoscenza della naturalezza è fondamentale. Qui si adoperano religiosamente solo prodotti genuini, molti coltivati proprio qui – nell’immenso orto di verdure e di rose -, altri qui vengono lavorati – come il Tonno del Chianti (non solo classico di maiale!) anche nella versione di selvaggina, di cinghiale e di Cinta Senese, sigillati anche in conserve, per citare una delle esclusive proposte frutto delle ricerche appassionate di Simone.

Ricerche che spaziano dallo studio sulle basse temperature di cottura, alla  riduzione in polvere del limone e del porcino per fare altri esempi, che abbiamo avuto il piacere di assaggiare. Attualmente lo coinvolge molto un progetto ambizioso di cucina toscana, con protagonisti i pesci di fiume, che, in questa terra generosa di acqua, sono un’interpretazione originale e una dichiarazione d’amore per questo territorio.

Il ristorante propone tradizionalmente il pesce il venerdì, ma alcune portate di mare sono sempre previste nel menù. La scelta dei vini privilegia i territori strettamente limitrofi e vignaioli di piccole eccellenti realtà.

Il pane e la pasta sono sempre stati fatti in casa, privilegiando grani antichi come quelli del Mulino Val d’Orcia, grazie alle doti di panificazione di Michele, che ci sorprende coi suoi pani alla zucca, al limone, alla lavanda, agli spinaci, come pure con i suoi tanti distillati e la sua fresca acqua di rose, il cui profumo mi accompagna nel ricordo di questo delizioso posto affacciato sull’infinito del Chianti – simbolo perfetto della conoscenza delle materie prime, della sensibilità verso la terra e della delicatezza artistica che anima il percorso di questa bella e accogliente famiglia di ristoratori.

 

 

Info: La Loggia del Chianti, Via degli Ulivi 1, Radda in Chianti (Si) / tel 0577 738491 / ristorantelaloggiadelchianti@gmail.com / www.laloggiadelchianti.it / Mob. 335 6244657 – 333 1764777