Romea Castellina

Nei locali del Comune di Castellina in Chianti ci intratteniamo con Giuseppe Stiaccini, consigliere comunale con delega alla Via Romea e alla sentieristica e con l’assessore alla Cultura Susanna Viviani, ripercorrendo l’itinerario di 78 chilometri di strade bianche che collegano Firenze a Siena, che oggi possiamo finalmente calcare a piedi, in bicicletta o a cavallo.

 

L’interesse intorno alla Via Romea Sanese, l’antico itinerario che collegava Firenze a Siena passando per il Chianti con un percorso di crinale, fino a congiungersi con la via Francigena, nasce già negli anni ’80 grazie agli approfondimenti storiografici dei professori Moretti e Stopani intorno alla scoperta di un’antica via di collegamento tra le due principali città, già colonie romane, citata in diverse fonti tra le quali lo Statuto del Capitano del Popolo di Firenze (1322-1325), nel quale la via è nominata insieme alle altre strade fiorentine principali e il Libro vecchio di Strade del 1461, dove se ne menziona un tratto denominato «Strada Sanese dal Sambuco alla Castellina».

Romea CastellinaA questa scoperta ha fatto seguito, nel 2005, un progetto della Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze, di cui Castellina in Chianti è capofila, per il recupero dell’itinerario storico della Via Romea Sanese, sin dalle prime testimonianze che ne attestano l’utilizzo come cammino.

Il progetto è giunto a conclusione proprio quest’anno con la presentazione della Via Romea Sanese all’interno dei cammini di Toscana, come itinerario storico-paesaggistico di interesse regionale, punto focale privilegiato per addentrarsi nel vissuto e nelle esperienze che migliaia di persone, di diversa estrazione ed in epoche diverse, hanno compiuto su questa strada d’altura ciottolosa, incontrando personaggi e racconti di questo antico territorio “figlio della strada e dei confini“.

E’ possibile imboccare il percorso della Romea direttamente a Castellina in Chianti, dove si può cogliere l’occasione di visitare le tombe etrusche, nei quattro siti interessati dai ritrovamenti: il ‘Poggino di Fonterutoli’, ‘Montecalvario’, ‘Salivolpi’ e ‘Casa Rosa al Taglio’ ed aver approfondito le tracce storiche dell’insediamento al Museo Archeologico situato nella piazzza centrale ai piedi della Torre.

Ci si addentrerà in un percorso naturale che è costellato di storia e racconti del territorio, seguendo le orme degli antichi, siano essi stanziali o viaggiatori, commercianti, soldati, viandanti o ricchi possidenti.

Il generoso percorso naturalistico d’altura si snoda attraverso un terreno prevalentemente sassoso,  interessato da seminativi non molto ampi, vocato al vino, all’olio e largamente concesso al bosco.

Sono 25 i chilometri del sentiero che intercorrono tra San Donato in Poggio e Castellina Quercegrossa, durante i quali la meravigliosa campagna si rivela in tutta la sua natura, forgiata dalla presenza dell’uomo sin dai suoi primi insediamenti.

Romea CastellinaSi posssono ripercorrere le tracce dell’utilizzo della via Romea seguendo il percorso di Ottone III, Imperatore del Sacro Romano Impero, che nel 998 emanò l’editto di Fonterutoli allo scopo di mettere fine alle controversie territoriali delle diocesi di Volterra, Siena, Fiesole, Firenze ed Arezzo, tutte interessate a questo lembo di terra e che di fatto rappresenta la prima suddivisione dei confini tra i diversi insediamenti.

Si possono ripercorrere le tracce delle truppe della Repubblica, seguendo il percorso della Romea già segnato nel Libro di Montaperti, che documenta il passaggio delle truppe fiorentine lungo la via, proprio tra San Donato in Poggio e Fonterutoli, facendo una sosta a Ricavo, prima di ripartire verso Siena.

Qui possiamo intrecciare la nostra strada con quelle antiche dei fiorenti commerci che si incontravano con la Via Francigena, evocare la via delle transumanze, sentire l’eco di celebri assedi e assaporare il senso di pace degli antichi ricchi possedimenti, come il podere di San Silvestro, che si scorge dalla strada, segnato in dote a Lisa del Giocondo nel 1495 e che attesta indubbiamente la presenza della “Monna Lisa” qui, in qualche periodo della sua vita.

Sono storie di passaggi e di fortunate permanenze, che hanno contribuito a disegnare l’intero paesaggio, come testimonia l’ingegno di Giuliano da Sangallo, pioniere dell’architettura rinascimentale e fautore delle fortificazioni castellinesi per conto della Repubblica fiorentina, anch’egli certamente giunto a Castellina in Chianti seguendo la nostra via.

Si tratta di una greenway tra Firenze e Siena per godere a pieno dell’ospitalità del territorio, perdersi nei cammini dei precedenti viaggiatori e ritrovare la propria via nei luoghi che furono d’ispirazione anche a Leonardo, il cui disegno delle rovine di Montecalvario si conserva al Louvre di Parigi.

Romea CastellinaSia che siate amanti della storia o appassionati di sentieri e paesaggistica, vi consigliamo vivamente di percorrerne almeno un tratto, perchè è un’occasione imperdibile di entrare in vero contatto con la storia del Chianti ed esemplare per comprendere la sinergia di natura e presenza umana nel disegno dello straordinario territorio chiantigiano.

Per l’organizzazione del vostro itinerario o per avere consigli tecnici ed informazioni di servizio, potete mettervi in contatto con l’Ufficio Turistico di Castellina in Chianti, situato in via Ferruccio, che saprà indicarvi tutte le opzioni del percorso, dotandovi della mappa, informarvi sulla disponibilità di mezzi di trasporto pubblici lungo la strada e tenervi aggiornati sugli orari del Museo Archeologico per prenotare una visita guidata.

 

Info: Ufficio Turistico di Castellina in Chianti, Via Ferruccio 40 / tel. 0577 741392 / mob. 360 1094942 / ufficioturistico@comune.castellina.si.it