di Simone Bandini

 

Specola straordinaria incassata nei bastioni del Chianti che dominano la Valdelsa, troviamo Fonterutoli (da ‘Fons Rutilis’: fontana limpida) lungo la leggendaria SS222 “Chiantigiana” che unisce Siena e Firenze, fiancheggiata per lunghi tratti dall’antica Via Romea – strada di grande rilievo storico – oggi sentiero ben segnato e paradiso in terra per gli appassionati di trekking. Oltre ad una passeggiata bucolica tra i vicoli, con tagli prismatici a valle e vista sul bellissimo castello medievale – che fu proprietà della famiglia Mazzei dal 1435 – consigliamo una visita alla Chiesa di San Miniato ed alla vicina necropoli etrusca del Poggino.

 

Nel cuore storico e paesaggistico del Chianti, con vista scenografica su una Siena torreggiante e gli ultimi contrafforti della Toscana tirrenica ad occidente, Fonterutoli possiede una storia di assoluto interesse, a cominciare dalla nota ‘Leggenda del Gallo Nero’: pare che qui fu tracciato il confine tra le potestà di Firenze e Siena, con la vittoria della magnifica repubblica che pose il confine a soli 12 km da Siena, grazie alla destrezza del suo cavaliere partito all’alba – e ad un gallo nero tenuto a stecchetto per cantare forte e precoce rispetto al sorgere del sole!

L’antichissima Chiesa di San Miniato, sempre in Fonterutoli, fu teatro di un celebre accordo tra i due territori contendenti; nel marzo del 1021 vi fu l’annessione di Montalcino a Siena – perfezionato nell’ottobre 1208 con l’esclusione di Poggibonsi e del suo territorio. Anche se dell’antico edificio religioso e del fortilizio ben poco è rimasto, in prossimità dell’abitato procedendo verso est, si trova la necropoli del “Poggino di Fonterutoli” – testimonianza di una comunità etrusca che abitò il territorio tra la fine del VII Secolo a. C. e fino al V Secolo a. C. – scoperta negli anni ’80 dal locale gruppo archeologico “Salingolpe”. Il sito si compone di cinque tombe, quattro a camera e una a cassone – che furono depredate da tombaroli senza scrupoli nel corso dei secoli. Oggi rimangono visibili quattro strutture, di forgia monumentale, collegate da un sentiero che si snoda in mezzo alla vegetazione. Molti gli oggetti di uso quotidiano e rituale rinvenuti, tra i quali anfore e ampolle, raccolti puntualmente presso la Rocca di Castellina ed il suo prezioso Museo Archeologico del Chianti.

La Via Romea Sanese, di cui ci siamo già occupati nel primo supplemento di “Valley Life – Chianti e Valdelsa”, passa proprio da Fonterutoli discendendo verso Siena. Tante le cronache storiche che la menzionano quale via alta o collegamento collinare tra Firenze e Siena, alternativa alla Via Francigena, che ha invece un tracciato valligiano.

Ne troviamo traccia nel 1281 nel testo senese “Statutum Varium” e poi, nel Trecento, nello “Statuto del Capitano del Popolo di Firenze”, sorta di mappatura delle principali strade fiorentine, così come nel “Libro vecchio di Strade” del 1461.

Nella più grande varietà di interessi temporali e spirituali che costellano la storia d’Italia, di qui passarono l’Imperatore del Sacro Romano Impero Ottone III (di cui si ricorda l’Editto di Fonterutoli del 998 che pose fine alle brame territoriali delle diocesi di Siena, Arezzo e Fiesole), poi Papa Leone X che partì da Roma e sostò a Castellina per incontrare il re di Francia Francesco I fresco di ‘nomina’ nel 1515; qui transitarono le truppe guelfe che scendevano da Firenze verso la Battaglia di Montaperti (4 settembre 1260) e che saranno sonoramente sconfitte; un terremoto per gli scenari geopolitici europei in favore dell’Impero e della Repubblica di Siena. Si ricorda inoltre come Filippo Brunelleschi quivi passò per perfezionare i fortilizi di Castellina, Staggia e Rencine. Si rammentano inoltre, a vario titolo, diverse personalità celebri per il loro passaggio, lavoro o stazionamento, quali Niccolò Machiavelli, Jacopo della Quercia, Lisa Gherardini e Michelangelo Buonarroti.

Anche ai nostri giorni la Via Romea è stata protagonista di riflessioni letterarie, dai racconti di Federigo Tozzi ai pensieri sulla guerra e la natura umana del deputato dell’Assemblea Costituente Giorgio La Pira.

Per tutte queste e svariate altre ragioni, oltre al suo valore architettonico e paesaggistico, Fonterutoli può essere nominata, a pieno titolo, un balcone geopolitico tra Firenze e Siena.

 

Info: Ufficio Turistico di Castellina in Chianti, Via Ferruccio 40 / tel. 0577 741392 / mob. 360 1094942 / ufficioturistico@comune.castellina.si.it