Di Simone Bandini
Abbiamo raggiunto Roberto Leonardi, neo-eletto Presidente della storica compagine sportiva tifernate che – dopo la oltre ventennale direzione di Luca Martinelli – ha rinnovato i suoi quadri ed il Consiglio Direttivo. Facciamo il punto sulla situazione attuale della squadra e del podismo locale.
Ho avuto l’onore e il piacere di militare tra le fila del Marathon Club Città di Castello per diverse stagioni. Là ‘resistono’ ancora molti dei miei amici ‘della strada’, in una rara tensione del ‘dar il meglio di sé’ e ‘fare gruppo’ che mi ha sempre colpito.
Non solo prestazioni e risultati ma, specialmente, dedizione e costanza, senza lasciare nessuno ‘indietro’ in questa nuova famiglia allargata.
SIMONE BANDINI: Buongiorno Roberto, è sempre questo lo spirito del Marathon?
ROBERTO LEONARDI: Ciao Simone, certamente, come ribadito già alla prima cena degli auguri, ci impegneremo con entusiasmo, spirito di squadra, e voglia di rinnovarci senza perdere la nostra identità. E l’identità ci dà ancora modo di ringraziare Luca Martinelli per gli anni di dedizione, pazienza e lavoro che ci hanno portato fin qui. La solida base societaria che abbiamo oggi è soprattutto merito suo.
S.B..: Cosa significa e cosa comporta l’aver preso il testimone di un grande presidente come Luca Martinelli?
R.L.: Ho sempre stimato Luca, ed il fatto che i miei compagni di squadra mi abbiano indicato come successore ideale è indubbiamente un onore. Non sarà un compito facile, ma sono certo che con il nuovo Direttivo abbiamo creato una buona ‘squadra’ nella squadra.
S.B.: Quali sono i nuovi nomi e incarichi del nuovo Consiglio Direttivo?
R.L.: Il nuovo Consiglio è indubbiamente a trazione femminile, quattro su sette. La Vicepresidente è Francesca Boriosi, Marathon di lungo corso anche lei e molto presente alle gare, sia umbre che al di fuori dei confini regionali. Segretario è Stefano Vatini, con noi da due anni, dal suo trasferimento a Città di Castello. Si è integrato fin da subito, ed oltre alla partecipazione ed alle idee che ha portato è anche un valido atleta. Tesoriere è Ilaria Prosperi, anche lei da due anni con noi, ma come Stefano sembra che ci sia da sempre. Dopo molti mesi di stop per un brutto incidente occorso durante un allenamento, è tornata sulla strada più combattiva che mai. I consiglieri sono Silvia Sensi, al di là della lunga militanza, probabilmente è la parte più ‘analitica’ e burocraticamente preparata, Simone Cenciarini, instancabile maratoneta e grande entusiasmo per qualsiasi attività societaria, e Michela Dolciami, tenace e “quadrata”, con noi dal 2017, si è proposta per questo incarico con grinta e senso del dovere.

S.B.: Quale sarà la filosofia della tua nuova presidenza? Quali sono gli stimoli e gli obiettivi principali?
R.L.: Il 2026 sarà un anno importante: cade infatti il 25° anniversario del Club. Personalmente la vedo come un’occasione per aumentare (perché non sono mai mancate) le attività: come allenamenti collettivi, trasferte di gruppo, insomma situazioni conviviali che riportino entusiasmo e voglia di partecipare. Purtroppo, l’emergenza Covid ha avuto un impatto che secondo me tutto il movimento sta ancora pagando, e colgo l’occasione per ringraziare il Consiglio Direttivo che l’ha affrontata. Vedere un Club vivo ed attivo probabilmente attirerà nuovi amici curiosi di condividere con noi queste esperienze.
S.B.: Parliamo delle gare in calendario, quali le ‘storiche’ e quali le novità…
R.L.: Come società organizzeremo a settembre la 3° edizione della “CorriCastello”, ottima occasione per lavorare insieme e creare un maggiore legame. Abbiamo pubblicato un programma con le varie gare in Italia dove saranno presenti alcuni nostri atleti – che potrebbero essere spunti per delle trasferte di società. Stiamo lavorando, tramite un gruppo ‘Eventi’ per rilanciare qualche bella trasferta estera, oltre che la partecipazione alle nostre classiche, come la ‘Collemar-athon’.
S.B.: Al di fuori delle competizioni ufficiali, sono rimasti appuntamenti informali come la mitica riunione della domenica mattina all’Hotel Park Ge.Al? Ci sono nuove idee? Ho notato un bel giro delle mura urbiche…
R.L.: Il Park resta come sempre la ‘casa’ del Marathon, grazie alla famiglia Giorgi che ci ospita la domenica per l’allenamento che tu hai citato, oltre che per riunioni o qualsiasi cosa che possa riguardare il Marathon. Il giro delle mura fa parte del progetto ‘ValtibeRun’, un’idea nata da un gruppo di amici appartenenti a società diverse. Partita quest’estate con l’intento di avvicinare persone alla corsa o riavvicinare chi magari se ne era distaccato. La formula è semplice: tutti i mercoledì alle 19:00 in Piazza de Sotto (Gabriotti), si parte e si arriva insieme, nessuno resta indietro. E forse funziona anche perché ha questa gestione molto ‘libera’, senza alcun obbligo, un movimento spontaneo, che ovviamente all’inizio aveva bisogno di una spinta.
S.B.: Il podismo locale è un movimento ancora in crescita? Cosa puoi dirci e cosa c’è di nuovo o che vorreste intercettare?
R.L.: Guardando la realtà ValtibeRun penso di sì: credo che alla CorriCastello 2025 abbiano partecipato alla non competitiva almeno una cinquantina dei ragazzi con cui corriamo il mercoledì. Partecipando a molte gare, anche estere, noto sempre più giovani e meno esasperazione. Credo sia lo specchio di un modo di vivere la corsa in maniera diversa rispetto agli anni passati.
S.B.: Un’ultima domanda al mio amico/runner che, forse non tutti sapranno, è anche un apprezzato autore. Insomma, tutti si chiedono: stai scrivendo un nuovo libro sulla corsa?
R.L.: Sì! Ed è in uscita a breve: ‘Quei giorni perduti a rincorrere il vento’. Rubo questa frase a De Andrè per dare il titolo ad un volume che, come dice l’editore, è difficilmente classificabile. Parliamo di corsa sì, ma sotto un aspetto più introspettivo. Ho tenuto un diario personale mentre mi avvicinavo alla Maratona di Atene, scelta per festeggiare i miei 50 anni. Vivendo la ‘Corsa’ come una religione – per me era l’unico luogo possibile. Fatta anche questa però, sentivo che mancava qualcosa per raccontare sia l’esperienza che l’avvicinamento. Così sono andato avanti con il diario… Nel frattempo mi sono sposato con Giulia, e abbiamo scelto la Maratona di Tromso come viaggio di nozze. Correre a mezzanotte con la luce era già stata un’esperienza incredibile, ma correndo due giorni dopo a Capo Nord mi ha dato la consapevolezza che avevo raggiunto il vero epilogo di questo ‘viaggio’ su strada ed interiore.
Info: www.marathonclubcdc.it / Roberto Leonardi: Tel. 328 1415725
