Di Mattia Federici

 

Simone Torresi è un uomo pacato, un imprenditore dinamico in grado di riuscire a far confluire la propria attività in diversi settori. Egli è un vero e proprio appassionato del settore dell’edilizia. Un settore tanto caro al nostro intervistato di oggi, che già in casa, ha vissuto una situazione da predestinato, con il padre già nell’ambito di scavi e movimento terra, e lo zio nell’edilizia.

 

 

Si voglia anche aggiungere una grande passione per questo mestiere, e allora potrete capire meglio il profilo del nostro. Intraprende così il percorso paterno, mettendo in piedi la sua attività, “Non senza sofferenze, la crisi del 2008 è stata devastante” – ridacchia scaramantico. Senza darsi mai per vinto persevera, riuscendo nel tempo a ripartire, riaffermarsi con stabilità, trovare nuova linfa vitale dalle collaborazioni professionali: si fa infatti affiancare dal figlio Lorenzo e la spinta che ne deriva è sensazionale, riuscendo a convogliare i progetti su un settore diverso: la ristrutturazione di ville, coloniche e rustici nel Chianti.

Una mossa intraprendente, ma che è stata ripagata sul campo sin dalle prime battute. La sua è un’azienda che porta un nome ben preciso, ‘Torresi’. “Non sono molti quelli che sanno essere così trasparenti. Io ci metto la faccia”, ci ripete orgogliosamente, sapendo di far bene, nella fierezza della sua professione: qualità, efficienza, fedeltà al ‘Made in Italy’, organicità d’insieme e coerenza paesaggistica. Punto imprescindibile quest’ultima, poiché le strutture di cui parliamo e che necessitano un certo numero di interventi di riqualifica devono potersi integrare con l’ambiente in cui sono inserite, facendo uso dei materiali del territorio. Per rispettare l’armonia con l’ambiente, per tutelare l’equilibrio d’insieme e per integrarsi senza sbavature nel territorio che le ospita.

I lavori si susseguono negli anni, e vanno oltre le aspettative, quando l’azienda Torresi viene selezionata e diventa promotrice di un progetto per portare in 56 scuole elementari in tutto il territorio della Toscana una piccola area verde di 5 x 5 m, montando in giornata un piccolo boschetto, per sensibilizzare i bambini sull’ambiente e la riqualificazione delle aree verdi. Un progetto che l’impresa ha seguito per la durata di tre anni e che inorgoglisce.

Da tutto questo si evince come il legame con il territorio sia profondissimo per Simone, il quale ci risponde che: “Francamente non potrei andare a lavorare da nessun’altra parte: la morfologia del territorio, i muri in pietra, i colli colmi di vigne. Qui non mi sento mai a disagio, mi sento forte”. Forte di una tradizione della manualità ereditata nel tempo, “Anche da autodidatta”, di un apprendimento delle tecniche migliori e di un gusto ben preciso, forgiato sull’eleganza dei canoni autoctoni che occhi esperti hanno analizzato e assimilato nel tempo”.

Ai vari progetti distribuiti per la zona del Chianti però vanno ad aggiungersi quelli legati ai committenti di privati cittadini e non del Comune di Firenze. Dalla manutenzione di tetti e giardini, al ripristino di facciate e muri in pietra di diverse ville storiche di periodo seicentesco, settecentesco e ottocentesco che costellano le zone più elette della città: Porta Romana, Via Bolognese, Poggio Imperiale, Campo di Marte. Ovviamente la parola d’ordine è sempre la stessa, ovvero coerenza: nell’utilizzo dei materiali, nell’incastro armonico con l’insieme, mascherando il nuovo con il vecchio e prestando sempre grande cura e attenzione.

Naturalmente l’aggiornamento è costante, sia nell’apprendere le nuove tecniche di lavorazione che nell’utilizzo di strumentazioni sempre più sofisticate, ma questo approfondimento vive in simbiosi con quella che è la regola di riferimento.

Scopo ultimo quindi è la ricerca incessante della bellezza, attraverso un lavoro fatto di manodopera artigiana e accanito studio dei particolari, cercando nella minuzia un valore aggiunto che solo gli anni hanno portato a conoscenza, operando con altrettanta capacità sia negli interni che negli esterni.

Simone Torresi è affiancato dal figlio Lorenzo: giovane e curioso, s’è fatto strada nell’azienda di famiglia con grande caparbietà, mettendosi in gioco nonostante un percorso di studi non in linea, diciamo (Lorenzo ha conseguito il diploma presso il rinomato Istituto Agrario di Firenze); passo dopo passo, ad ogni committenza egli si è affiancato al nutrito pool di professionisti che lavorano per il padre, apprendendo i rudimenti del mestiere, con una grande passione che è cresciuta in lui sin dall’infanzia. Insomma, un ragazzo di vent’anni con le idee ben chiare e una buona dose di ambizione, intenzionato a ripercorrere il sentiero tracciato dal padre. Ci confessa che vorrebbe inoltre ricostituire l’azienda agricola di famiglia, appartenuta a suo nonno.

Questa azienda ha cambiato davvero pelle – ed è pronta a fare il grande passo: da impresa a connotazione familiare a struttura versatile e polivalente; senza dimenticare le proprie radici, ben piantate nell’identità trinitaria di questa attività: trasparenza, passione e Made in Italy.

 

 

Info: Torresi – Real Tuscany Power, Impruneta (Fi) / Cell. +39 333 9441483 / info@torresi-scavi.it