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Andiamo alla scoperta dello straordinario patrimonio storico ed architettonico di Radda in Chianti, con gli occhi e le conoscenze di due cittadini di eccezione: il Sindaco Pierpaolo Mugnaini e l’Architetto Daniele Barbucci, Assessore all’urbanistica con delega al turismo. Si comprende bene come il carattere di questo antico borgo, baluardo politico al confine con il territorio senese, sia eminentemente legato alla sua secolare amicizia con la città di Firenze.

Radda-2Il Comune di Radda in Chianti rappresenta già in sé, per consuetudini e morfologia, un modello di vita e ricettività piuttosto attuale, dove vigono un giusto tempo ed una giusta ‘distanza’: “Ricordo le parole del Prof. Giovanni Klaus Koenig, designer e storico dell’architettura”, esordisce il Dr. Mugnaini, “che parlava della mutevolezza del paesaggio toscano come un eden in cui riprendere fiato. Se pensiamo a questo modello di sviluppo del paesaggio esso presenta una perfetta complementarità e dinamismo tra uomo e natura: un giusto equilibrio tra querceti, castagneti, vigneti, coltivi e territori incolti, insediamenti umani, animali allevati e selvatici.

Radda-3Questo rapporto tra isolamento e apertura è una sorta di compromesso che nella nostra terra trova un compimento perfetto”. Lo stesso Granduca Leopoldo II affermava come a Radda fosse stato un posto “dove si sarebbe andati se proprio bisognava andare”.

Radda-4Ci vuole una ragione dunque per giungere in questo paese. Un valido motivo che trovarono i primi ‘expats’ inglesi negli anni ’70 che contribuirono a quello che sarà il mito del Chiantishire. Il rapporto della comunità internazionale con la popolazione locale è cresciuto negli anni ed ha creato un modello sociale e culturale unico di sviluppo e mutua cooperazione. Senza dimenticare che proprio in quegli anni partirono le prime attività agrituristiche.

Radda-7“Radda in Chianti”, prosegue il Dr. Barbucci, “è l’unico Comune del Chianti senese ad avere un Palazzo del Podestà con le sue Carceri, simbolo ed emanazione del potere di Firenze”. Qui fu podestà Francesco Ferrucci, eroe della libertà fiorentina. Da queste parti si è originata la celebre leggenda del ‘Gallo Nero’, con il vantaggio del cavaliere fiorentino destato dal prode pennuto di buon mattino. “Abbiamo inoltre un archivio storico pre-unitario molto importante che parte dal ‘400, piuttosto frequentato in ambito accademico”, precisa.

Radda-8Intorno ai primi del ‘900, inoltre, risale la ghiacciaia granducale, forse una ricostruzione di una struttura preesistente: dalle fattorie si portava il ghiaccio dalle tenute in città, coperto di paglia. 

Il rapporto con Firenze è sempre rimasto privilegiato anche dopo il passaggio alla Provincia di Siena: “Non parliamo nemmeno il senese!”, se la ride il Sindaco.

Radda-9Bellissima la duecentesca Propositura di San Niccolò con la facciata neoromanica progettata da Adolfo Coppedè, fastosa ed imperiale la Fontana del Leone nella via principale del paese. Da visitare inoltre la Chiesa di Santa Maria al Prato, in stile romanico rurale e con una pregevole muratura in pietra: “Nasce su una zona rilevante dal punto visto simbolico-religioso dedicata alla Madonna. Nel ‘700 ivi nacque il Convento, attualmente sede della Fondazione per la Tutela del Chianti Classico”.

Radda-10La Pieve di Santa Maria Novella è una delle prime pievi del territorio che insiste tra le competenze di ben tre diocesi (Fiesole, Volterra ed Arezzo); restaurata di recente conserva degli affreschi settecenteschi che valgono un passaggio. Testimonianze etrusche si manifestano nel sito archeologico di Poggio alla Croce con tracce di muratura e perimetri di edifici. Il Borghetto di Volpaia di medievale memoria, infine, conserva una scenografica cinta muraria. Queste sono alcune delle firme storiche lasciate dagli uomini che furono nella terra di Radda in Chianti. Altre ne potrete scoprire addentrandovi in questa landa ai confini del tempo.Radda-11

Info: Ufficio Informazioni Pro Loco Radda, Piazza Castello, Tel. 0577 738494 (Silvia Brogi) / proradda@chiantinet.it / www.comune.radda-in-chianti.si.it / www.visitchianti.net

  

 

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