DI SIMONE BANDINI

Siamo con Silvia e Marco Barneschi, al “Podere La Piaggia”: intorno ad un robusto e rustico tavolo di legno degustiamo amabilmente il loro extra vergine nuovo, in bruschetta, per poi assaggiare da altre ‘magiche’ ampolle, oli aromatizzati alla vecchia maniera. Per raggiungere i due fratelli siamo scesi per una piaggia (una ‘discesa’ in dialetto toscano, appunto!) con scenografici tagli sui declivi occidentali del Chianti.

La loro è chiaramente un’azienda familiare, poderale. Il fondatore e capostipite Adriano Barneschi, padre di Silvia e Marco, qui si trasferì nel 1950 cominciando a coltivare vite ed olivi – oltre alle tradizionali colture da rotazione, foraggi ed ortive. La prima bottiglia propriamente etichettata è del 1964. I tipici vigneti disposti in diverse teorie e terrazzamenti circondano ancora da ogni parte il casolare, con spettacolari e centenarie viti a piede franco. D’intorno boschi ameni e floridi in un perfetto equilibrio tra natura spontanea ed attività agricole. Queste sono le colline del Chianti Classico, la celebre terra del Gallo Nero. Scendiamo nella vetusta cantina del ‘600 che trasuda da ogni dove vita campestre e storia familiare. Marco mi parla fiero della sua Riserva “Ceppo Franco” e del suo storico ed amatissimo vigneto da mezzo ettaro – tutelato dalla Regione Toscana e studiato dall’Università di Firenze – in varietà 80% Sangiovese, 10% Canaiolo, 10% di Malvasia e Trebbiano, secondo un’antica ricetta del Chianti Classico, vinificato in botti grandi di castagno.

Ma veniamo all’olio, questa volta motivo della nostra visita. Si è appena conclusa la raccolta delle olive – frante artigianalmente a Panzano in Chianti – dalle 1400 piante, disposte su venti ettari: “Da diversi anni cominciamo intorno al venti di ottobre. La produzione è stata di circa cento quintali di olive, con una resa massima del 12/14%”, racconta Marco. Silvia aggiunge: “Quest’anno abbiamo una qualità senza pari, un olio di gaudente sapidità, robusto, con profumi intensi – che lascia sentori di carciofo in bocca”. Morbido, piacevole, mai amaro, posso confermare addentando una bruschetta. Non dobbiamo dimenticare che il ‘Podere La Piaggia’ è un’azienda certificata biologica: “Concimazioni naturali, antiparassitari naturali quali l’esca biologica ‘Spintor Fly’, modesto uso della poltiglia bordolese e del caolino in caso di stress da caldo”, è evidente l’attenzione e la ricerca di Marco per le migliori tecniche naturali in campo. Le due cultivar tipiche delle colline toscane, Frantoio e Moraiolo, sono imbottigliate nell’Olio Extra Vergine d’Oliva non filtrato – mentre si produce un Olio Extra Vergine IGP – monocultivar Moraiolo, delicatissimo e filtrato. La famiglia organizza tutto l’anno degustazioni di prodotti agricoli aziendali, accompagnandovi specialità locali, gestisce il punto vendita del podere ed è in grado di fare spedizioni ovunque.

Altra grande passione è il miele: sempre più difficile la sua produzione per la precarietà delle stagioni, nonché per la scarsità delle fioriture. “Non vi ingannate, l’unico che resta liquido col freddo è l’acacia!”, precisa Marco che poi ci parla del suo miele preferito, l’erica o “Scòpo del Chianti”, dal gusto molto intenso, pieno e rotondo. Tra le chicche artigianali della famiglia – parliamo con Silvia – le marmellate di fragola, albicocca e fichi, poi gli oli aromatizzati al rosmarino, peperoncino e tartufo. Da ultimo, in questa pantagruelica produzione del podere, il Vinsanto secco da caratelli e madre antichissimi, la grappa di Chianti Classico e Riserva, 43 gradi alcolici, invecchiata in barrique per tre anni e aromatizzata alla vaniglia: morbida, rotonda, mai troppo pervasiva. Giusto epilogo di una giornata in campagna, quella vera.

 

Info ed ordini: Azienda Agricola Podere La Piaggia, Castellina in Chianti (Si) / Tel. 340 3863441 / info@poderelapiaggia,com / www.poderelapiaggia.com