di Simone Cecchini

 

Parliamo con il nostro esperto fisioterapista Claudio Brandi di questa patologia che si fa molto frequente in tutti gli sport che prevedono numerosi movimenti over-head.

 

La cuffia dei rotatori è un insieme di muscoli della spalla – mentre i muscoli della cuffia dei rotatori sono tre: sovraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo.

Questi tre muscoli si uniscono in un tendine unico che va ad inserzionarsi sull’omero. La loro funzione è quella di extra-rotare e di iniziare l’abduzione del braccio, inoltre stabilizzano l’articolazione nei movimenti over-head.

Il tendine che va maggiormente incontro a problemi è quello del sovraspinoso proprio a causa del suo posizionamento; infatti questo tendine passa sotto un osso chiamato acromion e può venire a crearsi, quindi, un conflitto che può con il tempo danneggiare il tendine.

Ma la causa principale della tendinopatia è tuttavia il sovraccarico funzionale: movimenti ripetuti, esercizi sbagliati, carichi troppo alti, portano con il tempo al cambiamento della struttura del tendine, che diventa non adatto a sopportare i carichi e il movimento.

Dobbiamo sempre aver presente che il movimento della spalla è un movimento molto complesso poiché sono ben diciannove i muscoli che lavorano in maniera diretta o indiretta sull’articolazione; si capisce che uno squilibrio in questo complesso meccanismo può causare dolore.

Come già menzionato nell’introduzione, dunque, gli sport dove la tendinopatia della cuffia è più frequente sono: il nuoto, il tennis, la pallavolo e in generale tutti gli sport che prevedono numerosi movimenti over-head.

I sintomi della tendinopatia sono caratteristici: nelle fasi iniziali il dolore è presente solo durante i movimenti di rotazione e di elevazione del braccio, soprattutto in determinati gradi, addirittura tende a diminuire con l’attività; è più presente dunque “a freddo”. Nelle fasi successive si assiste ad un peggioramento del sintomo, che diventa persistente e presente, anche a riposo, e spesso anche di notte; infatti molti pazienti affermano di non riuscire a dormire. Se la patologia è trascurata può addirittura portare alla lesione del tendine.

Bisogna essere molto attenti in fase di valutazione, in quanto il dolore alla spalla può essere causato da numerose altre patologie e si può facilmente commetter l’errore di confondere la causa.

In merito alla cura, è anzitutto necessario rivolgersi ad un fisioterapista specializzato nella riabilitazione dell’arto superiore che, valutando il caso, decide se inviare il paziente ad un ortopedico specializzato sulla spalla – nei casi più complessi – oppure se iniziare il trattamento, nei casi in cui la sintomatologia non sia eccessivamente grave.

Il percorso riabilitativo si svilupperà attraverso esercizi mirati e trattamenti attivi, puntando al ripristino del corretto movimento della spalla e alla modificazione di tutti quei vizi ed errori che hanno portato al deterioramento del tendine. Il lavoro sarà concentrato sul rinforzo dei tendini della cuffia, sul riequilibrio del ritmo scapolo omerale, sull’allenamento del core e sul rinforzo della catena cinetica dell’arto superiore.

Le tempistiche dipendono dall’entità della patologia e da quanto tempo il paziente ne è affetto. Di solito si può andare da un mese a circa tre mesi.

 

Ricordate sempre di rivolgervi a personale specializzato e che il Fisioterapista sia laureato ed iscritto all’albo

 

Info: Claudio Brandi è un Fisioterapista iscritto all’albo, specializzato nel recupero di infortuni sportivi, ortopedici e riabilitazione post-operatoria. Riceve presso gli studi medici di Olymed Sportlab, in via di Ripoli 88, adiacente alla palestra Olympus / Tel. 348 052 3287