Di Federico Donti

 

“Se coltivato bene e con le dovute accortezze, il prodotto è eccellente! L’olio d’oliva, che nella sua semplicità e ricavato dalla spremitura, diventa così un alimento salutare per l’uomo” ci raccontano i titolari dello storico frantoio del Trasimeno.

 

 

Il mulino di Paciano è da più di 50 anni il cuore della olivicoltura della regione. Ormai da generazioni, in autunno gli olivicoltori producono il loro bene più prezioso: le loro olive. Poi arriva il solenne momento di spremere il raccolto in olio d’oliva di alta qualità e di raccogliere i frutti di questo lavoro appassionato. Ma il mulino è molto di più. È il centro della comunità, dove ci si incontra, si chiacchiera, si parla di tutto e di più (e naturalmente del miglior olio d’oliva). Insomma, si potrebbe definire il secondo mercato di Paciano. E così il mulino ha prestato i suoi servizi anno dopo anno: “Fino a quando ci siamo resi conto che stava invecchiando”.

 

Proprio in questo anno (2024), la struttura compie 50 anni e la nuova gestione ha tutto l’interesse di attuare il rinnovamento che si è generato dalle tradizioni storiche locali; rilanciare l’olivicoltura della zona è un obbiettivo per ribadire non solo che l’agricoltura è la vitalità della zona, ma che le tradizioni locali sono proprio la continuità e il ciclo vitale insostituibile. “Al fine di comprenderle bisogna anche viverle insieme”, ci spiega Norbert.

“Nella nostra regione c’è molto da scoprire, specialmente il silenzio e la tranquillità. Nei villaggi ricchi di storia, come Paciano, il ritmo del mondo è ancora paragonabile ad un battito a riposo. Si ha la sensazione che il tempo in Umbria scorra diversamente. Anche questo è un aspetto che contribuisce al fascino della regione, perché non sono i turisti a dare il ritmo, bensì la natura e la vita in una comunità vera e viva”, ci dice.

“Qui tutti si conoscono e si aiutano a vicenda. Dove regna l’agricoltura, il tempo atmosferico non è semplicemente tale, ma una grandezza fissa che riguarda tutti. Qui si può scoprire una convivenza rinfrescante, basata su valori come l’amicizia, la disponibilità e l’autenticità. Le persone qui sono con i piedi per terra e strettamente radicate nel loro territorio, un po’ come gli olivi che sono da generazioni, e rimarranno per sempre, l’orgoglio della famiglia”, conclude.

Ci troviamo a Paciano (che si trova a 391 metri sul livello del mare vicino al lago Trasimeno. Il paese medievale è stato inserito tra “I borghi più belli d’Italia”), un meraviglioso scenario nelle campagne tipiche umbre, tra le verdi colline e il Lago Trasimeno; percorrendo la strada del Buttinale, si arriva proprio al frantoio.

Con queste premesse, il progetto nasce dai soci Norbert e Stefan, legati non solo da un’amicizia, ma anche dell’amore per il territorio che hanno eletto per la loro vita! Tutto è cominciato tre anni fa, con i macchinari che erano già a disposizione: “La conoscenza e l’esperienza dei lavoratori che tutt’ora sono nella struttura danno un valore aggiunto e passano il testimone alle nuove leve”, ci spiegano. Vantando l’esperienza di persone che lavorano nel frantoio da ormai 44 anni e, con vitalità e grande spirito di iniziativa, dando il loro grande contributo quotidiano, costruendo la fama e la storia del frantoio.

Dalla raccolta delle olive del 2023 hanno potuto offrire ai clienti il nuovo servizio al frantoio con i nuovi macchinari: apparecchiature all’avanguardia per tutta la filiera della spremitura. Il nuovo impianto tecnologico mette a disposizione ben otto canali, ognuno per le proprie olive – con un processo ad azoto dedicato per la conservazione e nuovi imbottigliatori. La struttura è certificata biologica.

Ci tengono a farci sapere che il frantoio è ecosostenibile al 100%, non solo grazie all’importante impianto fotovoltaico, ma anche per tutta la trasformazione dei prodotti di scarto della spremitura: ogni elemento è separato e rimesso sul mercato, come il nocciolino dell’oliva (che è un ottimo combustibile) e l’acqua di scarto, spedita direttamente alla centrale di biomassa. “Insomma, non si scarta nulla!”, sostengono fieramente.

Oltre al servizio per terzi, il frantoio produce il proprio olio biologico di alta qualità con olive provenienti direttamente dagli olivi dei terreni limitrofi, con l’intento di restituire qualcosa alla comunità che ha accolto il progetto con grande calore: con il nome ‘Buttinale 73’ inizia così anche questa nuova produzione: non solo il classico extravergine d’oliva, ma anche olii aromatizzati al rosmarino o altre spezie – macinate direttamente con le olive stesse.

Il ‘Progetto del Frantoio’ è in espansione! È stata infatti prevista la ristrutturazione di tutti i vecchi annessi, per ridare vita e diffondere la cultura della molitura. Accennano anche ad un’iniziativa internazionale di cui molto presto verremo a conoscenza – di cui sapremo di più in seguito!

 

Info: Frantoio del Trasimeno oltre alla spremitura offre altri servizi, dall’imbottigliamento alle spedizioni nazionali ed estere – e sta progettando la vendita online.

 

Voc. Buttinale, 73 – Paciano (Pg) /  Tel. +39 075830227 / www.buttinale73.com / it / info@buttinale73.com

 

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