Di Rosina Fracassini

 

C’è un profumo preciso che segna l’ingresso nella Pasticceria Chianti, nel cuore della piazza di Greve: un mix avvolgente di burro, lievito e caffè, che racconta senza parole la storia di una famiglia e di un mestiere tramandato di generazione in generazione.

 

 

Quella dei Pucci è infatti una famiglia di fornai da tre generazioni. Tutto ebbe inizio con i nonni, che gestivano un forno nel paese e si occupavano esclusivamente della panificazione. Una tradizione solida, fatta di gesti quotidiani, che nel tempo è passata di mano in mano fino ad approdare, nel 2017, a una nuova tappa: l’apertura della pasticceria nella piazza centrale del paese. Un’intuizione di Lucia e Graziano, coppia nella vita e nel lavoro, che hanno deciso di scommettere su un progetto proprio, unendo la lunga esperienza nel forno alla voglia di creare qualcosa di nuovo, ma sempre radicato nella loro idea di genuinità.

Accanto a loro, i figli: Christian, entrato gradualmente in squadra dopo gli studi, e Selene, che fin da piccola respirava il mestiere guardando il babbo panificare. Oggi, a otto anni dall’inizio di questa avventura, la Pasticceria Chianti è molto più di un laboratorio di dolci: è il volto sincero di un artigianato che non ha perso il senso della qualità, del tempo e del rapporto umano.

 

 

Dietro al banco, la squadra è giovane e unita, fatta di volti noti del paese, che ogni giorno accolgono clienti e amici con lo stesso calore. Ma è nel laboratorio che accade la magia: le mani esperte plasmano impasti fragranti, dolci tradizionali e moderne rivisitazioni, sempre con lo stesso rispetto per la materia prima. Qui il burro è ancora burro, le ricette non vengono semplificate, e ogni prodotto è frutto di un processo attento e misurato.

 

Brioches, budini di riso, schiacciate, torte da ricorrenza e mignon colorate convivono nello stesso banco, offrendo una gamma che risponde a tutti i gusti ma mantiene una coerenza precisa: la qualità artigianale. Non mancano i cavalli di battaglia della pasticceria fiorentina – dalla Torta della Nonna alla Fedora – accanto a proposte più moderne come bavaresi e cheesecake. Il pane, ovviamente, resta una colonna portante, in diverse varietà e impasti, insieme a pizza, focacce e panini farciti.

Selene, da qualche mese, è passata ufficialmente dietro le quinte: ha scelto di diventare pasticcera, un passo che richiede impegno, organizzazione e grande sensibilità manuale. Dopo un primo momento di esitazione, ha deciso di mettersi in gioco per affiancare la famiglia anche dove serviva di più, in laboratorio. Una scelta generosa, ma anche naturale, perché l’amore per la pasta e per le lavorazioni lente era già parte di lei.

 

 

Alla Pasticceria Chianti non si rincorre la novità a tutti i costi. Si lavora, invece, su una continuità quotidiana, su un dialogo costante con chi entra, su un’identità chiara. Il cliente è spesso un volto noto, il rapporto si costruisce giorno dopo giorno, e il prodotto viene scelto, assaggiato, raccontato. Il “Giro del Budino” – percorso battezzato da alcuni ciclisti locali appassionati dei loro budini di riso – ne è l’esempio più divertente.

In un’epoca in cui tutto si semplifica e si accelera, loro hanno fatto una scelta diversa: rallentare, restare fedeli al mestiere, fare dell’artigianalità un valore quotidiano. È anche per questo che, varcando la soglia della Pasticceria Chianti, ci si sente subito a casa. Perché qui non si trova solo qualcosa da mangiare: si trova un modo di fare le cose, autentico, coerente, profondamente umano.

 

Info: Pasticceria Chianti, P.zza Giacomo Matteotti 27, Greve in Chianti (Fi) / Tel. 055 8546193

 

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