DI CAROL J. COLLER

 

Oggi mi trovo nell’appartamento di Jutta Wilhelm Coerper a Cortona, una casa che parla di una vita fatta di viaggi in climi stranieri, di arte e di amore per la bellezza.  Ci sono quadri e mobili colorati ovunque, e oggetti provenienti dall’Africa e dal Sud America.  Libri d’arte fiancheggiano una parete con una serie di figure votive e poggiatesta africani sulla mensola in alto. Nella stanza accanto, insieme alle scatole di colori, alle matite e alla carta, Jutta lavora ai suoi disegni.  Questo ambiente meravigliosamente confortevole è, in breve, la Wunderkammer di un’artista.

 

Jutta è nata a Coblenz, nella regione tedesca della Renania, durante la Seconda Guerra Mondiale e ha studiato arte e design a Dusseldorf.  Aveva sempre sognato di lasciare la Germania per viaggiare, e trascorse un anno a Roma per studiare e lavorare all’estero.  Quando, dopo 6 anni di scuola d’arte, si presentò la possibilità di trascorrere un periodo in Sudafrica lavorando per un’azienda tessile, la giovane Jutta colse al volo l’occasione.  Trascorse i successivi otto anni in Africa, dove finì per lavorare come responsabile del design in tre diverse aziende.   È durante questo periodo che sviluppò un grande amore per la cultura africana e prendendo coscienza della difficile situazione della popolazione africana sotto l’Apartheid. Sempre in questo periodo, ha sviluppato un interesse per le questioni sociali di diversi popoli indigeni che coltiva ancora oggi.

In tutti i suoi affari, Jutta ha sempre prestato particolare attenzione ad offrire al suo personale un salario equo e dignitoso e si è sempre preoccupata di avere trasparenza nei suoi rapporti con i dipendenti incoraggiando gli altri a fare lo stesso.

Quando il suo periodo in Sudafrica è finito, si è trasferita a Doha in Qatar con il suo primo marito.  In seguito si è trasferita in Kenya con il suo secondo marito peruviano, e le loro due figlie sono nate entrambe a Nairobi.  Dal Kenya la famiglia andò a Santiago del Cile, dove vissero per sette anni e mezzo.  In Cile Jutta ha lavorato in un’organizzazione di beneficenza insegnando arte alle donne locali, cercando di condividere con i suoi studenti la sua privilegiata esperienza artistica.

Ad un certo punto ha ritrovato la sua strada per il Kenya, prima tramite il lavoro in uno studio di design e poi avviando due attività di design: creare arredi unici per la casa , inizialmente “tutti neri e scuri” ma, quando ha capito l’energia dei colori e la carica che danno, ha abbracciato l’arte africana e i tessuti combinati con il suo stile unico e le linee moderne.

Nella creazione dei suoi mobili Jutta utilizza il ferro, spazzolato fino ad ottenere una ricca finitura argentata, e una varietà di meravigliosi tessuti e pelli.  Ultimamente i suoi dipinti si sono fusi con i suoi mobili, con una serie di tavoli le cui superfici sono dipinte su legno.  Questi pezzi sono completati da lampade con basi in ferro o bronzo e tonalità colorate e traslucide.

Nell’ultimo anno, Jutta è tornata alla pittura divertendosi a combinare colori e texture su diverse superfici e continuando a cavalcare la sua onda creativa.  “Ho sempre cercato la bellezza”, dice.  Dopo una vita di arte e design, credo che l’abbia raggiunta.

 

Info: jutta.wilhelm@googlemail.com