By Simone Bandini

 

Di Marco e Roberto vi racconteremo la vicenda umana più che professionale. Riteniamo infatti che il mondo della finanza – e per circoscrizione quello del risparmio e delle assicurazioni, non possano prescindere da quel fattore umano in grado di innescare la fiducia reciproca e costruire quel rapporto di stima e affidamento necessario alla perfetta riuscita di ogni rapporto, personale e lavorativo assieme. Li incontriamo in pieno centro di Firenze – e con loro facciamo una passeggiata da Piazza della Signoria al Duomo di Santa Maria del Fiore, tra i fasti civili e religiosi della città rinascimentale.

 

Marco Del Medico e Roberto De Salvo sono amici di vecchia data che hanno eletto le loro affinità nell’imprenditoria e nel business, più precisamente, in quello delle assicurazioni.

“Sapete perché a Firenze si dice ‘fare il braccino corto’?”, esordisce Marco.

Così ci muoviamo da Piazza della Signoria, dove ci siamo incontrati, verso la vicina Via dei Cerchi dove scopriamo un’antica unità di misura, il Braccio Fiorentino, incastonata come una lama di metallo tra le antiche pietre. Era la misura ufficiale con la quale si misuravano specialmente i ‘panni’, affinché nessuno potesse essere imbrogliato, visto che proprio là vicino si trovava la dogana.

Quando i commercianti portavano con loro gli apprendisti, si doveva scongiurare il rischio che misurassero le stoffe i tessuti con le loro giovani e ‘corte’ braccia, operazione a carico del venditore.

Sono molte le espressioni che abbiamo mutuato dalla storia fiorentina – anche se non ce ne rendiamo conto – di cui trascuriamo oramai origine e genesi popolare.

Marco è un runner che non fa mistero dei benefici produttivi della sua routine di allenamenti: “Mi alleno di solito cinque volte alla settimana. Ho cominciato a correre nel 2005, grazie ad una sfida con un amico notaio col quale abbiamo poi corso assieme la Maratona di New York. Questo mio atteggiamento di alta resilienza mi permette di affrontare con serenità le vicende ordinarie e straordinarie e di reagire con tenacia alle avversità”.

Non da ultimo di avere uno stile di vita elevato, per così dire ‘libero’: “Mi piace mangiare e bere con grande qualità, stare in compagnia celebrando l’amicizia. Mia moglie è un aspirante sommelier, per cui sono sempre sotto esame (ride)”.

“La mia carriera è cominciata si può dire per caso, portando il Cv di mia moglie in una compagnia di assicurazione. Dovevano assumere lei e finirono per prendere me!”, correva l’anno 1983.

“Poi negli anni sono passato a Vittoria Assicurazioni poiché qui ho trovato, si diceva appunto, una dimensione umana, meno formale e non meramente commerciale”.

Marco e Roberto si sono conosciuti nel 1991 poiché entrambi partecipavano a riunioni in qualità di consiglieri di associazioni di categoria. Il primo è attualmente presidente dell’organizzazione ‘Diritto allo Studio Universitario’.

Oggi i due sono perfettamente complementari sul lavoro: Roberto è sistematico e ‘razionale’ mentre Marco un ‘umanista’ creativo.

Roberto si riconosce, appunto, nella definizione di ‘numerico’. Gran giocatore di biliardo fin dai tempi della leva militare, è rapito dalle geometrie e dai colpi di genio sul tavolo verde. Questa disciplina di gioco forma il suo carattere, influenzando anche la vita professionale: “Sono sempre stato un competitivo!”

Padre militare, ricorda con fierezza la cerimonia del giuramento di allievo AUC, con la sciabola del nonno.

Entra nel mondo delle assicurazioni subito dopo gli anni in caserma, con la voglia dirompente di realizzarsi e di rendersi autonomo economicamente.

“Posso dire di aver fatto la gavetta, senza vezzi, cominciando col prendere appuntamenti telefonici e battendo la strada per fare polizze”, racconta con una punta di soddisfazione.

Lavora a Prato negli anni ’80, poi diviene ‘sub agente’, infine agente a Scandicci, nel 1993.

Il suo ingresso in Vittoria Assicurazioni è datato 2011. Grazie alla sua esperienza, oggi è anche consulente di parte per altri colleghi assicuratori: “Mi sento un imprenditore a tutti gli effetti – ma sono certamente un buon venditore!”

Incallito cercatore di funghi, in tutte le stagioni, ama i boschi e la serenità che infondono al suo animo.

Entrambi concordano nel giudizio generale sul gruppo cui appartengono: “Ci riconosciamo nella filosofia operativa di Vittoria Assicurazioni, dove agente e committente si confrontano oltre la mera freddezza dei numeri, con umanità ed empatia. Forse perché l’azienda è ancora una ‘proprietà di una famiglia’ che ne è maggiore azionista”.

 

 

Quello che i due si prefiggono è di fare ‘cultura assicurativa’ con svariate attività divulgative – visto e considerato come la spesa complessiva italiana – per previdenza e servizi alla persona – risulta essere la più bassa d’Europa.

 

Info: Intermedia Inservice, Via del Sansovino 196/198/200, Firenze / Tel. 055 707402 / ag_301.01@agentivittoria.it