Di Chiara Petrella
“La mano è il vero organo della civiltà, iniziatore dell’evoluzione umana” diceva nel secolo scorso lo scrittore, filosofo e critico tedesco Ernst Fischer esplorando il rapporto tra arte, lavoro e società ed identificando, proprio negli arti superiori, il principale strumento per lo sviluppo della civiltà, della ragione e della coscienza. A Siena e a Grosseto troviamo due centri di eccellenza dove è possibile prendersene cura in caso di traumi o altre patologie.
Si chiamano Giulia Pompili e Celeste Magara e il loro accogliente sorriso ci colpisce subito quando andiamo ad incontrarle a Siena, presso il Centro Medico Igea, uno dei due in cui le giovani lavorano. L’altro è lo Studio Beside a Grosseto. La loro specializzazione è la fisioterapia della mano e dell’arto superiore operando nella riabilitazione conservativa e post-chirurgica, oltre che nelle patologie degenerative, reumatologiche, infiammatorie compressive e post traumatiche. “La mano è un distretto anatomico altamente complesso e richiede cure specialistiche, sia a livello medico che fisioterapico” ci spiegano con un linguaggio tecnico e professionale, ma non senza quella gentilezza che è parte integrante dei trattamenti quando il fine ultimo è la cura della persona. “La riabilitazione della mano – continuano – utilizza strumenti e principi riabilitativi basati su evidenze scientifiche che molto spesso risultano inusuali a chi è abituato a vedere una palestra fisioterapica tradizionale. Noi ci serviamo di tanti oggetti manipolativi che aiutano a migliorare il movimento, la sensibilità, il rinforzo muscolare e la propriocezione ovvero la consapevolezza motoria nello spazio che ci circonda”.
Le due professioniste si occupano di patologie comuni che colpiscono gran parte della popolazione, come le compressioni nervose (tunnel carpale e tunnel cubitale che causano il fastidioso “formicolio” notturno), artrosi, rizoartrosi (artrosi della base del pollice), tendinopatie (a seguito di lavori usuranti come nel caso del “dito a scatto”), attività sportiva (epicondilite) e squilibri ormonali (come nel caso della Sindrome di De Quervain), ma collaborano anche con ortopedici specializzati nella diagnosi e nel trattamento delle patologie della mano sia a livello conservativo che chirurgico.
“Poniamo sempre molta attenzione alla presa in carico del paziente, in particolar modo nelle problematiche post-chirurgiche in quanto conosciamo le tempistiche ottimali per fissare la prima consulenza fisioterapica nell’ottica di ridurre il periodo di recupero, garantire il miglior decorso post-operatorio e il miglior risultato funzionale possibile”.

Giulia e Celeste fanno infatti parte anche dell’AIRM (Associazione Italiana Riabilitazione Mano) un’associazione scientifica che riunisce da più di trent’anni professionisti della riabilitazione, principalmente fisioterapisti e terapisti occupazionali che si occupano della cura e del recupero funzionale in questo specifico settore. L’associazione coopera strettamente con la Società Italiana di Chirurgia della Mano (SICM), la quale riunisce invece chirurghi specializzati negli interventi relativi alla mano, al polso e all’avambraccio, e i due enti organizzano congressi ed eventi congiunti per favorire lo scambio e la collaborazione tra le due figure professionali (chirurghi e terapisti), fondamentale per impostare un percorso di cure valido ed efficace. “La collaborazione e la comunicazione diretta tra chirurgo e terapista della mano – ci spiegano – è fondamentale per il miglior recupero funzionale completo del paziente, sia in caso di trattamento conservativo che post-chirurgico. Questa sinergia assicura trattamenti personalizzati, ottimizza il percorso di recupero e aiuta a prevenire l’insorgere di possibili complicanze. Grazie alla collaborazione tra le nostre società scientifiche, alla partecipazione attiva agli eventi e alle attività congressuali di interesse, siamo in collegamento con le chirurgie della mano del nostro Paese. In questo modo, riusciamo ad aiutare e indirizzare i pazienti verso il centro chirurgico specialistico più utile al loro specifico problema”.

Valleylife: “I trattamenti consistono solo in ginnastiche specifiche o utilizzate anche macchinari o altre tecniche?”
G e C: “Ci avvaliamo anche del confezionamento di tutori funzionali che fanno parte a tutti gli effetti del programma riabilitativo. Sono tutori che confezioniamo su misura solitamente con materiale termoplastico, specifico per questa pratica, e sono utili per immobilizzare in maniera corretta e precisa distretti anatomici a seguito di fratture/lussazioni ma possono essere usati anche per evitare o supportare alcuni movimenti. I tutori possono essere parte integrante del protocollo riabilitativo: per esempio, a seguito di lesioni tendinee servono a favorire una mobilizzazione precoce protetta del tendine operato oppure a posizionare il distretto in modo tale da favorire la guarigione in posizione corretta e prevenire possibili rigidità. Sono utili anche in caso di rigidità articolari oppure a protezione di determinate fratture, in questo caso viene prescritto il tutore dal medico magari al posto di un gesso al fine di evitare compressione, prurito o sudorazione, e risultano decisamente più comodi a livello quotidiano in quanto possono essere bagnati e ci si può quindi fare la doccia o lavarsi”.
Insomma, i trattamenti di Giulia e Celeste non mirano soltanto al ritorno della funzionalità al suo massimo livello possibile, ma anche alla cura del paziente in termini di soddisfazione di vita quotidiana, lavorativa e sportiva, laddove le mani hanno una funzione fondamentale.

Info: Siena – Centro Medico Igea, Strada Massetana Romana, 12/6
Grossetto – Studio Beside, Via Aurelia Antica, 46/scala C
Dott.ssa Celeste Magara: +39 345 5759866 / celestemagara05@gmail.com
Dott.ssa Giulia Pompili: +39 339 5651731 / giulia.pompili90@gmail.com