Di Federico Donti

 

Esattamente il 12 febbraio 2024, l’attività di Samuele Bottega ha festeggiato i suoi primi cinque intensi e avventurosi anni! Un altro orgoglio tutto perugino, che ci dà dimostrazione di quanto volere sia potere. Dopo un’esperienza ventennale come dipendente nel settore dei sistemi automatizzati per capi appesi, il 12 febbraio del 2019 Samuele Bottega si mette in proprio e fonda la Double Esse, attività che dedica alla sua compagna di vita, Stella.

 

 

La sua passione per la meccanica nasce da quando era piccolo, in particolar modo con le ‘Lego Technics’ e il ‘Meccano’. Ed è così che poi nel lontano 2001 è passato dal gioco alle installazioni dei primi sistemi automatizzati, per non fermarsi mai più!

‘Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno della tua vita’, cita Samuele.

Il lavoro principale è quello del montaggio di questi sistemi in Italia e nel mondo – con una grande attenzione per l’assistenza post-installazione, che talvolta si rende necessaria. Il suo committente principale è la Metalprogetti S.p.a. – azienda dove ha lavorato dal 2001 e che, nel 2018, ha deciso di lasciare come dipendente per mettersi in proprio: “Oltre alla casa madre, alcuni miei referenti più importanti sono i venditori esclusivi di Metalprogetti USA, Metalprogetti UK e, qui in Italia, Remo Anania tra i tanti”.

“E’ per me una vera benedizione fare questo lavoro, perché appunto, in questi cinque anni di attività, ho avuto una vita e una professione molto varie, eccitanti e soddisfacenti”, Samuele ci racconta così molteplici episodi e le avventure rocambolesche vissute in giro per il mondo.

Pensate che lo abbiamo intervistato da remoto, lui si trova infatti in Korea del Sud!

Ci soffermeremo dunque ad annoverare alcune delle sue ‘imprese’, tra le quali quella di Bergen, in Norvegia, dove ha seguito dei lavori allo Haukeland University Hospital, struttura di dimensioni colossali (conta circa 14000 dipendenti!).

Oppure quella di due abitazioni private in Guatemala (2020) dove ha installato una cabina armadio automatica e una scarpiera automatica, o nelle case da sogno della Silicon Valley (che sembrano esistere solo nei film!).

Un altro lavoro particolare è stato nella nave ‘Aida Prima’, nella quale ha seguito il montaggio presso il cantiere navale a Nagasaki per poi fare il collaudo del sistema installato in navigazione, partendo da Singapore e fino ad arrivare a Genova.

Essere sempre in viaggio e affrontare tutte le questioni legate ai cantieri è una vita di sacrifici ma di grandi soddisfazione ed emozione.

Sempre Samuele ci tiene ad affermare che un ruolo fondamentale, fin dall’inizio, lo abbia giocato proprio la sua donna, Stella: l’acronimo Double Esse, infatti, condensa le inziali di ‘Samuele e Stella’.

“Mia moglie mi ‘supporta’ e soprattutto ‘sopporta’ sempre”, racconta orgoglioso. In alcuni viaggi di lavoro Stella riesce a seguirlo, cercando di coniugare impegni e svago, visitando nuove frontiere alla scoperta di altre abitudini, popoli e culture.

Negli ultimi mesi a dare man forte a Samuele sono il padre Vincenzo assieme al giovane nipote Roberto, con i quali si pensa già al prossimo futuro della Doubleesse.

È un piacere sentir parlare con simile entusiasmo del proprio lavoro. La nostra redazione non può che augurare loro un brillante futuro, alla conquista di nuovi mercati e continenti.

 

 

Info: Tel. 342 7706659 / info@doubleesse.it / Facebook: @doubleesse2019

A fine anno sarà online www.doubleesse.it

 

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