Di Catia Giorni

 

Prima di arrivare alla piazza principale di Città di Castello, si percorre un vicoletto, una di quelle strade caratteristiche che ci ricordano, a ogni metro, che ci troviamo in una città ricca di storia e di tradizioni. Da qualche mese, in questo vicolo, si è aggiunto un elemento inaspettato: il profumo del mare. Da dove proviene? Da “Baia Castello”, un locale che ha una storia che vogliamo raccontarvi. Una storia fatta di ritorni, amicizie, intuizioni e pesce freschissimo, che si intreccia in un ristorante dove ogni dettaglio è pensato per far vivere un’esperienza gastronomica memorabile.

 

Valley Life: Daniele, come è nata l’idea di aprire un ristorante di pesce nel centro di Città di Castello?

Daniele Nocentini:Nel corso della mia vita, mi sono spostato spesso: ho vissuto per molti anni tra Rimini e Riccione, due città che sanno bene cosa vuol dire accogliere le persone e farle stare bene a tavola. Ma non solo; ho lavorato anche all’estero, girando più o meno tutta l’Europa. Così, viaggiando e andando in giro per i ristoranti, quella per la cucina è diventata una vera e propria passione, che è cresciuta giorno dopo giorno, diventando quasi una necessità. Non era solo il cibo, ma l’esperienza culinaria propria di un ristorante che mi affascinava: il modo in cui un piatto può raccontare una terra, il sorriso di chi serve, la cura nei dettagli.

Poi la vita, come spesso accade, ha bussato alla porta con una novità: la nascita del mio terzo figlio. Ho sentito fortemente il bisogno di tornare a casa, a Città di Castello, dove tutto era iniziato. Volevo che la mia famiglia crescesse circondata dagli affetti, dalle radici, dal calore che solo qui si respira.

Il ritorno non è stato solo un cambio di città, ma un vero e proprio ritorno alle origini: Città di Castello, con i suoi locali storici, la sua identità forte, la tradizione che si respira nei vicoli e nelle piazze. Un giorno, quasi per caso, ho scoperto che c’era la possibilità di subentrare nella gestione del vecchio Syrah – un locale che venticinque anni fa era un punto di riferimento per tanti, me compreso. La scintilla si è accesa subito. Ho sentito che era il momento giusto per creare quello che io vorrei trovare quando vado a mangiare fuori, ovvero un posto dove mangiare bene, con un servizio che ti faccia sentire importante.  Non ero solo in questa avventura. Un caro amico di Napoli, che gestisce un lido con un ristorante di pesce, mi ha dato il coraggio di buttarmi. Mi ripeteva sempre che a Città di Castello mancava un vero ristorante specializzato in pesce, in grado di offrire un’esperienza diversa, autentica, di qualità. Da tutto questo è nato Baia Castello”.

 

 

Valley Life: Si capisce già, da queste tue prime parole, come la ricerca della qualità sia stato il primo mantra a guidarti…

“Sì, l’intenzione fin dall’ inizio è stata quella di alzare l’asticella, puntando su una cucina curata in ogni dettaglio, su prodotti freschissimi, su un servizio che faccia sentire ogni ospite importante. La qualità è sempre al primo posto: ogni giovedì, dal Porto di Baia (Na), arriva il nostro carico di pesce fresco. È una routine che non tradisco mai, perché la freschezza è la prima regola della nostra cucina di alta qualità. Meglio dire che un prodotto manca, che servire un prodotto mediocre. Se un ingrediente non è all’altezza, preferiamo toglierlo dal menù piuttosto che rischiare di deludere chi si siede a tavola. Ecco perché il nostro menù cambia spesso, seguendo il ritmo del mare e la disponibilità del pescato.

Cerchiamo comunque sempre di venire incontro alle richieste dei nostri clienti: se qualcuno vuole un particolare piatto, o proprio un menù personalizzato, cerchiamo in tutti i modi di accontentarlo. Inoltre, possiamo anche riservare la nostra sala per feste private, allestendola per l’occasione. Sappiamo che adesso le persone, un po’ in tutti i settori, cercano il più possibile il prodotto ‘tailor made’: ecco, ‘Baia Castello’ fa anche questo, con una cucina che può essere anche ‘sartoriale’. Inoltre, i nostri piatti si possono gustare anche comodamente a casa: abbiamo infatti un servizio di asporto e Deliveroo”.

Valley Life: Oggi abbiamo avuto la fortuna di poter assaggiare alcune vostre specialità. Chiederei ai vostri chef se ce li vogliono raccontare, parlandoci anche un po’ di loro…

Chef Angelo:Sin da bambino, la cucina era il mio rifugio. Dopo aver frequentato la Scuola del Gambero Rosso a Napoli, mi sono trasferito a Mykonos per lavorare con lo chef stellato Fabio Baldassarre e in seguito ho lavorato presso la “Villa del Qatar”, 2 Stelle Michelin di San Pietro in Cariano (VR), con Bruno Barbieri, che poi mi ha chiamato anche per l’apertura del suo ristorante “Cotidie” a Londra. Poi, di ritorno nella mia terra natale, ho aperto la “Tabernola il Clanio” a Teverola (CE), un ristorantino di 12 posti, grazie a cui ho ottenuto premi e riconoscimenti. Oggi, dopo anni di passione trasformata in professione, sento di portare con me quei ricordi ogni volta che entro in cucina, con un elemento in più, ovvero la voglia di innovare, di sperimentare, di raccontare la mia storia attraverso tecniche moderne in cucina che rispettino e valorizzino la tradizione”.

Chef Mario: “Provengo da una famiglia di pescatori, e sono nato e cresciuto in mare. Lavoro da 17 anni nella ristorazione, con una formazione e delle esperienze molto variegate. Per esempio, ho lavorato per 5 anni in Svizzera, e poi anche a Capri. Tutte queste esperienze hanno arricchito molto il mio percorso professionale”.

Tra i piatti che più rappresentano il percorso di Mario e Angelo c’è l’antipasto di polpo e peperoni. Tutto nasce dal classico peperone imbottito napoletano, un simbolo della cucina di casa: “Abbiamo voluto ripensarlo, senza tradirne l’anima, ma lasciandoci guidare dall’innovazione tecnologica in cucina. Così, il polpo prende il posto della carne, un omaggio al mare che bagna la mia terra. La crema di peperoni rossi e gialli, arricchita dalla clorofilla di prezzemolo, diventa la base su cui costruire sapori nuovi ma familiari”.

“Poi, come primo piatto, vi abbiamo proposto delle linguine con l’ostrica ghiacciata, un primo che nasce dal desiderio di portare in tavola il mare in modo inaspettato, in cui l’incontro tra l’acidità del limone e la sapidità dell’ostrica crea un equilibrio che sorprende. Poi, come dessert, un semifreddo al torroncino, con sopra una cascata di nocciole pralinate, croccanti e profumate, e un filo di caramello salato che rompe la dolcezza con una nota inattesa.

Valley Life: Viene davvero l’acquolina in bocca! Daniele, la vostra cucina si può gustare anche in momenti diversi dalla cena, giusto?

Daniele Nocentini: “Sì, la giornata qui si accende già a partire dalle 18, quando inizia il rito degli aperitivi gourmet. Non si tratta del solito spritz e patatine: il menù dedicato alla stuzzicheria è una piccola festa di sapori. Arancini dorati, fritturine di calamari croccanti, hot dog d’astice con maionese di crostacei, alici del Cantabrico con burro demi-sel. Ogni proposta ha una sua storia, un suo perché. In questo modo, l’aperitivo può facilmente trasformarsi in una cena lunga, fatta di piccoli assaggi e grandi chiacchiere. È un modo diverso di vivere il ristorante, più informale ma sempre curato, dove la qualità non viene mai meno.

E poi, quando il sole cala e le luci si fanno più soffuse, arriva il momento degli eventi gastronomici. Ogni due settimane circa, il ristorante si trasforma per i ‘dinner show’: musica dal vivo, cabaret, intrattenimento che accompagna la cena senza mai rubare la scena ai piatti. E, anche dopo cena, si possono gustare dei cocktail molto curati, preparati da un bartender professionista”.

Valley Life: Possiamo davvero affermare che una cena, o anche un aperitivo, al Baia Castello, sia una vera e propria esperienza.

“Sì, per me, la cucina di alta qualità non si ferma al piatto. L’esperienza, quella vera, si costruisce anche nei dettagli. Per esempio, l’acquario in sala con astici, aragoste e cicala di mare, non è solo una scelta estetica: vorrei che i clienti vedessero con i propri occhi la freschezza del nostro pesce. E poi ci sono le piccole attenzioni che il cliente non si aspetta: gli asciugamani di panno nei bagni, il profumo delicato nell’aria, la selezione di vini pregiati. Ogni piccolo gesto è pensato per lasciare un ricordo positivo, per far sentire chiunque entri qui davvero coccolato. Anche il servizio dato va in questa direzione: e qui vorrei menzionare tutto il nostro staff, dall’executive chef Angelo, lo chef Mario, che ha un’esperienza di 18 anni in cucina, Tiziano, il maitre, che consiglia gli abbinamenti dei vini con i cibi, ed Enrico – che si occupa del pane e dei dolci. Tra di noi c’è anche un bel rapporto umano, e questo penso che si avverta, quando si viene qua.

E dunque, non resta che lasciarsi tentare da questa esperienza!”.

 

Info: ‘Baia Castello’, Via Sant’Antonio 7, Città di Castello (Pg) / Tel. 075 4652498 / Visita la pagina Instagram @baiacastello

 

 

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