Di Simone Bandini

Foto di Giacomo Roggi

 

Firenze, capitale del Rinascimento, siamo nel complesso della Basilica di San Lorenzo; Parigi, essenza della moderna cultura europea, da Place de la Madeleine all’Hôtel de Crillon: due percorsi espositivi monumentali nei quali il Maestro Andrea Roggi si confronta con le architetture e i volumi delle città attraverso la lente significante delle sue creazioni. Un viaggio solo apparentemente formale che catapulta lo spettatore in una dimensione onirica e archetipale.

 

 

Due grandi mostre di respiro internazionale ed universale: “Humanitas – La Forza dell’Amore” sarà visibile a Firenze fino all’8 agosto 2025, mentre “Élan vital – quand la form rêvēle l’invisible”, punteggerà le strade e i monumenti del cuore di Parigi fino al 12 di luglio.

 

Un amore particolare e incondizionato, quello di Andrea Roggi per Firenze.

Firenze un tempo ferita, al quale il Maestro dedica l’Albero della Pace, a ricordo e commemorazione delle vittime della strage mafiosa di Via dei Georgofili.

Firenze luce e misura universale della bellezza, valore salvifico e sublime cui tende l’animo umano se ispirato alla conoscenza e alla virtù: un’iperbole che prende forma nel mondo visibile, come calata dai cieli delle idee platoniche, nelle nove opere in esposizione presso il complesso di San Lorenzo: quattro installazioni monumentali sul sagrato della Basilica e cinque opere di medio formato nei chiostri interni della basilica stessa.

Dalla prima opera di gioventù, Atman, forgiata da un Roggi poco più che ventenne, fino alle opere monumentali a cielo aperto (Famiglia in Volo, Immagina un Mondo Nuovo, KI e Srngar), si succedono intuizioni essenziali in un dialogo maieutico tra spirito e materia – di comunione e talvolta allontanamento – come a voler manifestare, intrappolare, fermare in un’istantanea assoluta il mistero dell’esistenza delle cose assolute.

Le figure umane, rappresentate in abbracci sono come tronchi d’albero e le loro braccia rivolte verso il cielo si trasformano in fronde lussureggianti di olivo costellate da frutti dorati. Le loro articolate radici sono iscritte nel globo terrestre reso con una tecnica di fusione innovativa creata e brevettata dall’artista: la fusione dinamica. I grandi bronzi mostrano una leggerezza incredibile e sfidano le leggi della fisica con equilibri stupefacenti che aggiungono valore agli ambienti in cui sono collocate e con cui si confrontano.

Ma cosa porta il Maestro ad esporre le sue opere a Parigi?

“E’ una città che da sempre mi ispira con la sua bellezza senza tempo e il suo straordinario patrimonio artistico, la realizzazione di un sogno. Per me è una gioia immensa e un grande onore presentare i miei Alberi della Vita in questo luogo unico, dove arte, storia e cultura si intrecciano in perfetta armonia. Questa mostra non rappresenta solo una tappa fondamentale del mio percorso artistico, ma anche un viaggio personale di profonda trasformazione. Parigi è, difatti, il contesto ideale per condividere il messaggio dell’Energia della Vita, una forza universale che anima ogni mia opera e ne costituisce il cuore pulsante. Sono profondamente grato di poter offrire al pubblico parigino un’occasione per entrare in connessione con questa energia vitale e con i valori di pace, armonia e umanità condivisa che da sempre ispirano il mio lavoro.”

Sono sei le opere monumentali in rassegna nel centro di Parigi – Apeiron, Élan Infini, Essence Vital, Fecunditas, Il Futuro è nelle Radici, Élan Vital – oltre alla scultura Energia della Vita, realizzata in collaborazione con Martin Katz, custodita presso l’Hôtel de Crillon.

Il concetto di élan vital di Henri Bergson e l’Energia della Vita di Andrea Roggi rivelano entrambi la forza invisibile e dinamica che anima l’esistenza. Per Bergson, l’élan vital è l’impulso creativo alla base dell’evoluzione della vita, un’energia inesauribile che guida la crescita, la trasformazione e la connessione tra esseri viventi. Roggi, attraverso le sue monumentali sculture, traduce questa forza in forma tangibile, scolpendo nel bronzo il flusso vitale che permea l’universo e offrendo così un’esperienza visiva e sensoriale del movimento incessante dell’esistente.

 

In questo spazio di contemplazione, la forma diventa un varco verso l’invisibile: le sculture di Roggi non si limitano a rappresentare il mondo, ma lo fanno vibrare, portando alla luce il legame invisibile che ci unisce a ogni cosa. Il suo lavoro trasforma l’élan vital da concetto filosofico astratto ad esperienza vissuta, invitandoci a riconoscere e sentire la forza che scorre – dentro e intorno a noi.

E non è tutto: sempre a Parigi, ad ottobre, il Maestro terrà una mostra personale presso la sede principale delle Galeries Bartoux, situata a Matignon, nel cuore di Parigi – in concomitanza con Art Basel Parigi. In questa occasione sarà ufficialmente lanciata anche la serie limitata – in formato ridotto – ispirata ad “Energia della Vita”, sempre in collaborazione con il gioielliere Martin Katz. Diamo tempo al tempo, ne riparleremo in autunno nella prossima edizione della rivista.

 

Info: La Scultura di Andrea Roggi, Località Manciano 236b, Castiglion Fiorentino (Ar) / Tel. 0575 653401 / www.andrearoggi.com / info@andrearoggi.com

 

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