A Cura della Redazione

Foto di Anna Ianunzio

 

‘Teatro’ è una parola che racchiude in sé un mondo a parte: luogo fisico, evento comunicativo, esperienza artistica, spazio scenico, attori, opera, drammaturgia. Per Pirandello il teatro era la vita stessa, luogo dove si creava l’illusione delle maschere sociali; poiché ogni giorno l’uomo nel proprio quotidiano indossa mille maschere diverse. Per il grande Pirandello il teatro inscenava il contrasto tra vita interiore, pulsioni e convenzioni in cui l’individuo è costretto a vivere. Nell’antica Grecia la tragedia era considerata una specie di ‘terapia collettiva’ che permetteva la liberazione da emozioni negative, creando un senso di pace.

 

L’Associazione Culturale Astrolabio si apre al teatro nel 2010 grazie all’entrata nel team di Anna Ianunzio, una giovane donna che ama la poesia e il teatro. Il primo lavoro teatrale di cui scrive il testo è “Alda Merini, punto e a capo”. Ė uno spettacolo semplice, senza scenografia, costituito da quattro donne, di cui una è una ragazza che suona la fisarmonica. Lo spettacolo riceve consensi positivi. Ė solo l’inizio di un percorso, è una sfida che l’Associazione accoglie con entusiasmo.

Anna cerca collaborazioni con altre persone del territorio che, allo stesso modo, amano realizzare eventi per tentare di realizzare uno strumento di profonda connessione sociale, culturale e civile. In cooperazione con musicisti ‘per passione’ e artisti non professionisti, mette in scena lo spettacolo “Dal ventre del cavallo”. Spettacolo che tratta della guerra di Troia – si tratta di un pretesto per portare la riflessione sull’assurdità della guerra, per dare voce alle donne, per scuotere le coscienze addormentate di fronte alla violenza, al sopruso, all’ingiustizia.

Nel frattempo, all’interno dell’Associazione, prende corpo un gruppo di donne di età diverse: dai 24 ai 75 anni che iniziano a partecipare agli spettacoli. In un primo tempo gli atteggiamenti più frequenti denotavano insicurezza e inadeguatezza al ruolo di attrici, poi pian piano, ogni sera alle prove dello spettacolo, ognuna era lì presente con il desiderio di provare e riprovare., con la paura di sbagliare, di apparire goffe, ridicole, con la difficoltà di gestire insieme parole e movimento.

Il teatro per Anna è come uno specchio della realtà: è uno strumento di riflessione e quindi inizia a mettere in scena spettacoli che affrontano il tema della violenza sulle donne, sottolineando la violenza verbale, il non detto, la trasversalità della violenza che coinvolge ogni ceto sociale.

Nascono con questo intento gli spettacoli: ”ScegliSempreTu@Libera.it” e “Lo specchio distorto delle favole”.

Oppure in altri spettacoli compare la ricerca per mettere insieme la storia delle donne degli anni ‘50, l’emancipazione femminile, le speranze, le difficoltà dell’essere donne. Tutto questo è presente nello spettacolo “Equilibrio capovolto”, dove si parla di una sartoria all’interno della quale si affronta il tema del lavoro alla Lebole, si parla di malattia e di guarigione, si mette in evidenza la forza e la tenacia delle donne. Scritto e messo in scena un anno prima che il regista Ozpetek portasse al cinema il film “Diamanti”, ha precorso il soggetto rendendo il tema di grande attualità.

L’ultimo spettacolo che in questo momento l’Associazione ha portato e continua a portare in scena è il primo che Anna Ianunzio aveva scritto e diretto: ritorna il suo grande amore per la poesia e mette in scena “Nata il 21 di marzo”: di nuovo il focus sulla poetessa Alda Merini, di nuovo la centralità della malattia, della violenza, del riscatto, evidenziando la forza delle donne e il ruolo salvifico che ha l’arte nella vita delle persone.

Recitare, per le donne dell’Associazione Culturale Astrolabio, è diventato un punto di forza, è cercare di essere, come dice Gabriele Lavia, “il meno peggio possibile, essere bravi è impossibile, perché è troppo difficile”.

Il teatro per Anna Ianunzio riflette la vita, perché la vita in sé stessa è già teatro. “Il teatro è la cosa più importante che l’uomo ha inventato, cioè raccontare l’uomo, attraverso l’uomo, davanti all’uomo” (Gabriele Lavia).

 

 

Ed è proprio questo che l’Associazione Culturale Astrolabio sta cercando di fare con i suoi spettacoli con i suoi artisti valorizzando le loro attitudini e inclinazioni. Ma questa è un’altra storia, quella di un’altra iniziativa dell’Associazione Culturale Astrolabio: La Primavera degli artisti che potremo leggere in un prossimo articolo nel numero primaverile di Valley Life.

 

 

Info:

Associazione Culturale Astrolabio

Via Umberto I, 12, 53048 Sinalunga (Si)

Tel.339 7622176

www.astrolabiocult.it / astrolabiocult@gmail.com

 

 

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