Di Simone Bandini

 

Le montagne delle Apuane custodiscono luoghi capaci di sorprendere chi li attraversa: piccoli borghi, panorami che si aprono all’improvviso, tradizioni che si intrecciano con la vita quotidiana. In questo scenario, Fabbriche di Vergemoli e Molazzana rappresentano due anime diverse ma complementari della Garfagnana, unite oggi da una visione comune di promozione turistica e sviluppo sostenibile. Ne abbiamo parlato con i Sindaci Michele Giannini e Andrea Talani.

 

 

“Il turista non conosce i confini amministrativi”, ricorda Michele Giannini, sindaco di Fabbriche di Vergemoli. “A chi arriva interessa vivere un’esperienza autentica, non sapere dove finisce un Comune e dove inizia l’altro». È da questa consapevolezza che nasce la collaborazione fra i due territori, suggellata anche da bandi e progetti condivisi”.

Vi parliamo oggi del progetto sposato da questi due territori: ‘Le Alpi del Mare Apuano dove il sole bacia due volte’. Un tema evocativo che racconta due tratti essenziali di questa regione: da un lato la visione di un ‘mare bianco’, quando le nuvole restano intrappolate nelle vallate sotto le cime; dall’altro il fenomeno del doppio tramonto, osservabile dal Monte Forato e da altri punti panoramici, dove il sole sembra tramontare due volte dietro la roccia forata. Un evento naturale raro e affascinante, che unisce scienza e poesia e che da solo vale il viaggio.

Fabbriche di Vergemoli e Molazzana sono custodi di un patrimonio paesaggistico unico: dalla maestosa Grotta del Vento, con i suoi itinerari sotterranei, al Monte Forato, icona delle Apuane, fino alle Panie che dominano l’orizzonte, il territorio offre un turismo eminentemente naturalistico. Sentieri curati dai volontari del CAI conducono a boschi, torrenti e parchi avventura che attraggono famiglie, sportivi ed escursionisti.

 

 

La storia di questa terra è altrettanto presente: Molazzana custodisce il Museo della Linea Gotica, memoria viva di una pagina difficile ma fondamentale della Seconda Guerra Mondiale, mentre Fabbriche di Vergemoli racconta tradizioni e mestieri di una comunità montana che ha saputo reinventarsi, senza perdere le proprie radici.

Gli obiettivi primari del Comune di Molazzana – ci racconta il Sindaco Andrea Talani – riguardano la valorizzazione del territorio sotto l’aspetto storico-culturale e paesaggistico. Il consiglio che mi sento di dare a chi visita il nostro territorio è quello di ‘perdersi’ entro le mura dei vecchi borghi o di camminare lungo i sentieri che si inoltrano tra boschi e creste montane. A questo riguardo, per l’imminente stagione autunnale ricordo le castagnate nelle frazioni di Cascio e Sassi, dopo una brillante stagione estiva che, rispettivamente nei due paesi ha visto la grande partecipazione per la Sagra delle Crisciolette e per la Sagra del Gatto Nero”.

“Ma come immagina il futuro di Molazzana? Quali prospettive? – chiediamo ancora.

“Vivere in un territorio come il nostro ha le sue difficoltà, ma la vita più “lenta” può essere un valore da sfruttare invece di un limite. Per valorizzare questo aspetto, è importante migliorare la qualità della vita dei cittadini, potenziando servizi come la connettività e la sicurezza del territorio”, spiega.

 

 

Il fascino di questi borghi risiede anche nei dettagli. A Fornovolasco, frazione di Fabbriche di Vergemoli: “Ancora oggi un mulino del Settecento macina cereali, riportando il visitatore a un tempo lento e artigianale. Sul fronte produttivo, accanto alla castagna e ai sapori della tradizione, resiste e si rinnova l’itticoltura: le acque limpide dei torrenti ospitano allevamenti di trote, tanto che qui è nata l’IGP Trota Fario della Garfagnana”, ci racconta invece Giannini.

“Uno degli obiettivi principali delle amministrazioni è quello di ampliare e destagionalizzare l’offerta turistica. Un passo importante è stato l’avvio di un grande progetto di albergo diffuso a Fornovolasco, che metterà a disposizione oltre cento posti letto recuperando case e strutture del borgo. Un modello di ospitalità integrata che valorizza l’esistente e rafforza la comunità, attirando visitatori italiani e stranieri”, prosegue.
Il tema del ripopolamento delle aree montane è centrale. Giannini lo sa bene: quando divenne sindaco nel 2004, la popolazione di Fabbriche di Vergemoli era scesa a 330 abitanti, contro i 2.000 di un secolo prima. Per contrastare lo spopolamento, l’amministrazione ha avviato progetti innovativi come ‘Casa a 1 euro’, incentivi al trasporto scolastico e politiche di accoglienza diffusa per famiglie.

Il Covid ha mostrato a molti il limite delle grandi città e il valore della qualità della vita nei piccoli centri: “Vivere qui significa libertà, contatto con la natura, riduzione dello stress. La comunità diventa un presidio di solidarietà: ci si conosce, ci si aiuta, nessuno resta solo”, sottolinea Giannini.

 

 

Parallelamente, Fabbriche di Vergemoli e Molazzana hanno lavorato per colmare il digital divide, portando la fibra ottica e creando spazi di co-working. Servizi che permettono a chi sceglie la montagna di lavorare e studiare da remoto, senza rinunciare alle opportunità professionali e formative. Una sfida che guarda al futuro, con la consapevolezza che la tecnologia può ridurre le distanze senza intaccare l’identità del territorio.
Il turismo, oggi, è sempre più sensoriale: non basta semplicemente vedere un paesaggio; bisogna viverlo, respirarlo, sentirlo proprio. È questa la filosofia che guida la promozione di Fabbriche di Vergemoli e Molazzana: offrire non solo luoghi, ma esperienze. Dal trekking al torrentismo, dalle sagre popolari fino al gusto genuino di un pranzo in trattoria di paese. Ogni momento è un pretesto per vivere autenticità.

E al centro resta il valore umano: l’accoglienza semplice e sincera di chi vive in questi borghi, custodi di una tradizione che si rinnova: “Il vero futuro – conclude Giannini – è avere servizi accessibili, ma vivere in comunità piccole, dove identità, appartenenza e solidarietà sono ancora possibili”.

Fabbriche di Vergemoli e Molazzana non sono solo due nomi su una mappa: sono porte di ingresso a un mondo in cui natura, storia e vita comunitaria si fondono in un equilibrio raro. Un invito a rallentare, a riscoprire il valore del tempo e delle relazioni, a lasciarsi sorprendere da un doppio tramonto che illumina le Apuane.

 

Info: www.getlostin.it

 

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