Di Mattia Federici

 

Luca Lapis è un artigiano vero: uno dei pochi rimasti in circolazione, in questo tempo votato più che mai alla corsa della tecnologica. Un uomo tremendamente attaccato alla materia prima, il legno nel suo caso specifico, e che si erge in questo panorama di automazioni come un tedoforo che conserva la fiaccola del lavoro – che porta avanti con le proprie mani.

 

L’avventura di Luca non comincia però da imprenditore. Fa la gavetta e lavora per trent’anni nel settore delle verniciature, senza dimenticare mai il lavoro del padre Ascanio, falegname presso la fattoria de il Castello di Volpaia, nel cui laboratorio il piccolo Luca apprende i rudimenti del trattamento del legno. Di pari passo al mestiere di artigiano vi accompagna parallelamente un’esperienza trentennale nel mondo della verniciatura.

Decide quindi di aprire la propria attività il 10 febbraio del 2023, affiancato dal collega e socio Paolo Sciarra.
Paolo è di Roma: è uno che l’artigianato lo sente dentro sin da bambino – ma per la chiamata dovrà aspettare qualche anno. Si trasferisce nel Chianti e diventa vicino di casa di Luca, con il quale instaura un rapporto di amicizia che dura ormai da vent’anni.

“Il nome Maestro gliel’ho dato io”, ci racconta ridacchiando il nostro, che comincia ad operare su legno e verniciatura a tempo perso, foraggiato dai piccoli lavori che Luca gli porta; fino a che, terminata la spiacevole parentesi della pandemia, non sarà più necessario domandare a Paolo di entrare in affari.

I due si mettono così, naturalmente, in società.

Prendono principalmente a lavorare sul restauro di pezzi nuovi e antichi, rimanendo sempre aggiornati e frequentando corsi in giro per l’Italia, in modo da saper padroneggiare al meglio i prodotti a basa acquosa, volendo infatti rispettare e valorizzare le superfici sulle quali mettono le mani: “Nessuno dei prodotti che usiamo è a base di solventi”, ci rassicura il Maestro.

Restauratori di mobili dunque, ma non soltanto: portoni, scale, mobilio pregiato, anche di alluminio e ferro. Un mestiere che conduce i due, seppur nella loro breve attività, a potersi già confrontare con commesse di un certo calibro, spaziando in tutta la toscana, e che li porta a salpare anche verso la Sardegna.

Tra i lavori più soddisfacenti che Luca e Paolo ci elencano orgogliosi spiccano fra tutti: la riverniciatura di un intero pontile su un lago di un’abitazione privata a Montalcino; un grande intervento di restauro sul portone della cantina del Castello di Monsanto a Barberino Tavarnelle, in Valdelsa – che ha portato i nostri affezionati a lavorare direttamente sul luogo, creando innesti ad hoc (come la costruzione della porta antincendio ricavata all’interno del portone stesso, conforme a tutte le norme di sicurezza); il restauro dell’intero soffitto di un’arcinota villa a Firenze; interventi a San Galgano.

Inoltre, nel Chianti Luca ci segnala il restauro della ‘Panchina Gigante’, del quale parla con davvero con soddisfazione, ed i lavori su finestre, infissi e mobilio di pregio nel Castello di Meleto. Paolo, che falegname s’è inventato nel corso degli anni invece, ci confessa che l’aspetto più gratificante per lui è sicuramente quello di vedere la gioia negli occhi di chi ha commissionato il lavoro.

Un palmares di tutto rispetto quello del ‘Maestro nel Chianti’, che fa del duro lavoro e della correttezza il suo baluardo, riuscendo sempre a garantire quel tocco di umanità che ci si aspetta da un professionista – e professionisti lo sono davvero Luca e Paolo.

Luca è dinamico, è sul pezzo, è pronto e ha coraggio. “Se mi fossi stancato di questo sarei andato a fare l’operaio” ci dice schietto, ma la voglia di mettersi in gioco era tanta e il portafoglio clienti coltivato negli anni non era da meno, così come il bisogno di sentirsi liberi di rispondere solo a sè stessi e alle proprie decisioni, giuste o sbagliate che siano.

Dopo aver abbandonato gli studi all’età di 14 anni per mettersi a lavorare, oggi Luca conduce una bella e solida realtà avente in Greve in Chianti il proprio centro operativo e magazzino. Luca e Paolo restano due ragazzoni con i piedi per terra, pronti a lavorare sempre al meglio e con discrezione, garantendo disponibilità ed impegno senza mai venire meno alla loro grande sensibilità – che li porta a consigliare al meglio i committenti nella manutenzione e nell’utilizzo dei prodotti.

 

 

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello della trasparenza: Luca è sempre a pronta disposizione per chi abbia necessità del suo occhio esperto e di una sua consulenza sulla verniciatura.

Grande affidabilità dunque – che pone sempre una meticolosa attenzione in tutto, senza lasciare niente al caso. Un lavoro preciso e fatto con sentimento. Un lavoro da artigiano.

 

 

Info: Il Maestro del Chianti, Greve in Chianti (Fi) / Cell. 339 4934149 (Luca) / ilmaestrodelchianti@gmail.com