A Cura della Redazione
Nasce dall’esperienza tecnologica di WeTech’s S.p.A. SB, azienda leader nell’Information Technology, con oltre 200 dipendenti e un fatturato di gruppo che supera i 100 milioni di euro, la business unit WeEnergy’s: il cuore verde del gruppo.
WeEnergy’s si occupa di energie rinnovabili ed efficientamento energetico, progettando e realizzando impianti su misura per imprese, privati e pubbliche amministrazioni su tutto il territorio nazionale.
Attraverso soluzioni flessibili come il noleggio operativo, consente alle aziende di installare impianti fotovoltaici senza immobilizzare capitali. Il risparmio energetico generato copre già dal primo giorno il canone, che è interamente deducibile. Al termine del contratto, l’impianto può essere riscattato a condizioni vantaggiose, assicurando un risparmio netto anche per i successivi 25 anni.
WeEnergy’s lavora chiavi in mano, seguendo il cliente in ogni fase: dallo studio preliminare alla realizzazione dell’impianto, fino alla gestione e manutenzione, grazie a un sistema di monitoraggio attivo H24. I valori guida sono affidabilità, sostenibilità, tranquillità e assistenza continua.
Il risparmio energetico per WeEnergy’s non è solo una questione tecnica, ma culturale. Serve per educare, semplificare le scelte, e trasformare i costi in opportunità di crescita. Ogni impianto è pensato per accompagnare cittadini e imprese in un processo di transizione energetica consapevole e accessibile, capace di ridurre l’impatto ambientale e aumentare la competitività.

Intervista ad Andrea Romei – CEO WeTech’s e WeEnergy’s
«Noi veniamo dal mondo IT» – racconta Andrea Romei – «ed è proprio lavorando alla gestione di infrastrutture ad alta intensità energetica, come i data center, che abbiamo sviluppato una consapevolezza profonda sui temi del consumo e dell’ottimizzazione dell’energia. Da qui nasce WeEnergy’s: per trasformare l’esperienza tecnologica in soluzioni sostenibili e locali».
Il gruppo lavora oggi a stretto contatto con enti pubblici, cittadini e imprese, facilitando il percorso di adesione alla Fondazione CER Italia e promuovendo lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili attraverso soluzioni chiavi in mano, supporto tecnico e strumenti di pianificazione e comunicazione mirata. «Il nostro obiettivo è connettere la tecnologia con il territorio – continua Romei – costruendo un modello scalabile che possa servire a tutti: cittadini, PMI, amministrazioni. La collaborazione con la Fondazione CER Italia va proprio in questa direzione: creare una rete forte, strutturata, che unisca pubblico e privato».
Approfondimento tecnico – Dario Corci (WeEnergy’s)
Dario Corci è il Presidente del Comitato di Gestione della Fondazione CER Italia e responsabile commerciale per WeEnergy’s. Nel corso dell’intervista, ha approfondito numerosi aspetti chiave per comprendere il funzionamento delle Comunità Energetiche e il ruolo della società nella loro realizzazione.
«Il nostro lavoro – spiega Corci – è affiancare cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni nel percorso verso la transizione energetica, fornendo un supporto tecnico e normativo completo».
Attualmente sono in fase di approvazione due progetti destinati a realtà locali che contribuiranno concretamente alla condivisione di energia prodotta da impianti fotovoltaici in contesto comunitario.
«Questa azione dimostra il nostro impegno a favore delle fasce più deboli, in linea con i principi della CER, che nasce nel marzo 2024 come fondazione senza scopo di lucro, con il Comune di Montevarchi in prima linea grazie al Sindaco Silvia Chiassai Martini, che ha avuto il coraggio e la visione di metterci la faccia».
La CER è una realtà Benefit, pensata per restare radicata al territorio: «Il nostro CEO Andrea Romei è di Montevarchi – continua Corci – e ci teniamo a far sì che i primi progetti concreti portino un impatto reale». Oggi la Fondazione è in forte espansione, con partner strategici come ENEL Energia. La sfida principale è ora la comunicazione, sempre più mirata, efficace e accessibile.
«Entra nella CER chi vuole essere parte attiva del cambiamento» – spiega – «senza costi, senza vincoli e senza obblighi di installare impianti. Si può risparmiare fino al 40% in bolletta, grazie all’energia condivisa. È un’occasione per cittadini e imprese per fare, invece che pensare». Nel 2026 partiranno anche incontri nelle scuole per educare i più giovani, con un linguaggio giocoso e visivo, a una nuova cultura energetica.
«Siamo pronti ad ascoltare i bisogni del territorio e trasformarli in soluzioni». La rivista Valley Life – conclude Corci – sarà un importante veicolo di comunicazione per arrivare a tutti i cittadini delle nostre Vallate, Valdarno e Valdambra. Che siano privati o aziende, una CER è una nuova comunità per tutti.
Domande per la Fondazione CER Italia (ambito tecnico-scientifico)
- Definizione e funzionamento
Cosa si intende esattamente per Comunità Energetica Rinnovabile (CER)?
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono organizzazioni locali autonome nelle quali soggetti — cittadini, imprese, enti locali, associazioni, enti del terzo settore, clero, ecc. — si uniscono per generare, consumare e condividere energia da fonti rinnovabili, favorendo l’autosufficienza energetica e promuovendo uno sviluppo sostenibile sociale ed economico.
Quali sono i passaggi fondamentali per la costituzione di una CER in un territorio?
Costituzione del soggetto giuridico, con statuto e regolamento. Nel caso di Fondazione CER Italia è stata scelta la fondazione di partecipazione in quanto garantisce stabilità alla CER;
Registrazione presso il GSE. Questo rende la CER operativa e permette l’accesso agli incentivi PNRR;
Creazione configurazioni riferite a cabine primarie – aree di scambio energetico locale – con conseguente realizzazione di impianti (es. fotovoltaici, ma possono comprendere anche impianti eolici, idroelettrici…). In parallelo istituzione di sistemi di misurazione, gestione e monitoraggio degli scambi energetici attraverso una piattaforma accessibile a tutti gli aderenti alla CER.
Chi può farne parte (cittadini, imprese, enti locali…) e con quali vantaggi?
L’adesione alla CER è aperta a tutti, possono partecipare cittadini privati, PMI, enti pubblici, enti del terzo settore, parrocchie ed enti religiosi, associazioni, ecc.
Gli unici soggetti esclusi dall’adesione diretta alla CER per ragioni normative e di equilibrio nella distribuzione dei benefici sono le Grandi Aziende che, però possono essere partner e investitori delle CER e possono promuovere la Comunità Energetica, collaborare alla creazione degli impianti, sostenere l’infrastruttura tecnologica e contribuire a progetti di ricerca e sviluppo legati alla transizione energetica.
I vantaggi derivanti dall’adesione ad una CER sono diversi a seconda delle categorie:
- Consumatori: possono ottenere fino al 30% di risparmio in bolletta;
- Prosumer (produttori e consumatori): fino al 60% di risparmio grazie autoconsumo e condivisione;
- Produttori: percepiscono l’incentivo per 20 anni per energia immessa (decreto CACER).
- Comuni sotto i 50.000 abitanti: accesso al 40% a fondo perduto PNRR per impianti fotovoltaici entro il 30 novembre 2025.

- Aspetti tecnologici e normativi
Quali tecnologie sono oggi necessarie per far funzionare efficacemente una CER (es. impianti, software, sistemi di misurazione)?
Per poter permettere ad una CER di funzionare correttamente servono impianti di produzione rinnovabile, possibili sistemi di accumulo… Una piattaforma per la gestione degli utenti, il monitoraggio e la contabilizzazione degli scambi energetici.
Quali sono le principali novità normative (regionali, nazionali, europee) che stanno agevolando lo sviluppo delle CER?
La normativa italiana ha definito incentivi specifici per le CER e introdotto il PNRR, che garantisce un fondo perduto al 40% per coloro che vogliono realizzare un impianto FER nei Comuni con meno di 50.000 abitanti.
In che modo il GSE supporta o incentiva la diffusione delle CER?
Il GSE predispone acconti e rendiconti economici due volte all’anno per consumatori e produttori facenti parte di una Comunità Energetica e si occupa di organizzare iniziative (come l’evento “Vivi – Territori Vivibili” che ha premiato Fondazione CER Italia) per promuovere gli strumenti e incentivi legati alla transizione energetica e alle CER.
- Il caso Montevarchi
Come si inserisce il Comune di Montevarchi nel quadro dei progetti pilota italiani?
Montevarchi ha promosso la prima CER a trazione pubblica in Italia — la Fondazione CER Italia — operativa dal 2023 e più volte premiata, sia dal GSE (Premio “Vivi – Territori Vivibili”) che da Legambiente (Premio C.E.R.S.) come modello virtuoso nazionale.
Quali sono i partner coinvolti e quali ruoli hanno (es. WeEnergy’s, MPS, Aboca, ecc.)?
Tra i partner figurano Aboca, Beghelli, Enel, Monte dei Paschi di Siena, WeEnergy’s, Federidroelettrica, Regran… tutte importanti realtà che hanno riconosciuto l’importanza del progetto e deciso di supportare la transizione energetica attraverso i loro servizi, dedicati agli utenti di Fondazione CER Italia.
Quali risultati attesi vi siete posti in termini di energia prodotta, risparmi generati, o coinvolgimento della cittadinanza?
La priorità è la promozione di un modello sostenibile, in grado di educare la cittadinanza ad un uso più consapevole dell’energia, di contrastare la povertà energetica garantendo una coesione a livello sociale, promuovere lo sviluppo locale attraverso la condivisione di risorse e benefici. In questo riteniamo che il ruolo delle PA sia centrale come portatore degli interessi nei rispettivi territori in quanto parte attiva per supporto quotidiano nel valorizzare esperienza, identità ed aspirazioni. Tali principi possono essere alimentati dalle risorse previste dagli incentivi grazie a Comuni che sapranno accogliere le richieste che giungono dal territorio e formulare proposte anche attraverso l’istituzione dei Comitati d’Ambito prevista dallo Statuto della nostra CER proprio per dare un concreto strumento per le richieste che giungono da territori.
Risultati attesi: Il target per l’energia prodotta e di conseguenza condivisa nella CER è stato fissato a poco più di 10.000 MWh/annui. Siamo ragionevolmente convinti che questo risulta essere un traguardo raggiungibile e oltrepassabile alla data di scadenza per la presentazione delle domande prevista dal decreto cacer fissata per il 31.12.2027

- Scenari e impatti
Quali sono i vantaggi ambientali ed economici più rilevanti delle CER a livello di comunità?
I vantaggi ambientali principali sono una minore emissione di CO2 grazie all’uso di energia rinnovabile, il raggiungimento di una totale o parziale autonomia energetica, lo sviluppo economico locale grazie alla condivisione delle risorse e, di conseguenza, dei benefici derivanti e una struttura sociale coesa e collaborativa in grado di trasmettere valori di sostenibilità alle nuove generazioni.
I vantaggi economici riguardano principalmente la riduzione della spesa energetica…
Che tipo di governance viene suggerita per garantire partecipazione e trasparenza nei processi decisionali delle CER?
Il modello di Fondazione di partecipazione scelto da Fondazione CER Italia, rappresenta la scelta ideale: una struttura partecipata con Regolamento e Statuto interni dove i membri decidono insieme e ci si affida alla trasparenza decisionale e ad una struttura patrimoniale perfetta. La stipula di accordi con partner di rilievo e collaborazioni con associazioni, inoltre, garantisce la crescita costante della CER senza perdere di vista gli interessi dei partecipanti.
In che modo le CER possono contribuire anche a contrastare la povertà energetica?
Le CER offrono un’effettiva riduzione delle spese energetiche, andando incontro alle fasce più vulnerabili. Fondazione CER Italia promuove la nascita di fondi dedicati al supporto della povertà energetica. Inoltre, attraverso la diffusione di un corretto utilizzo delle risorse energetiche si crea consapevolezza nei consumatori.
L’energia del cambiamento – Sindaco Silvia Chiassai Martini
«Ho capito che non potevamo più limitarci ad amministrare l’ordinario. Dovevamo guardare oltre, a vent’anni nel futuro». Così racconta Silvia Chiassai Martini, Sindaco di Montevarchi e ideatrice della Fondazione CER Italia, nata nel 2023 e oggi già operativa con oltre 65 Comuni aderenti.
L’idea ha preso forma ed è partita nel 2021, in piena emergenza energia, quando il caro bollette ha messo in crisi famiglie, aziende ed enti pubblici. In quel momento è diventato chiaro che dovevamo cambiare rotta.
«Abbiamo voluto dare una risposta concreta al caro bollette e alla povertà energetica – spiega – offrendo a cittadini, imprese e scuole la possibilità di partecipare attivamente, anche senza installare impianti. Con la Fondazione, mettiamo a disposizione know-how tecnico, supporto burocratico e visione strategica per far nascere centinaia di CER in tutta Italia».
Con partner come WeEnergy’s, Monte dei Paschi, Aboca ed ENEL, la Fondazione ha attivato un percorso nazionale. «La nostra governance è pubblica e trasparente – conclude Chiassai – e ogni iscritto ha diritto di voto, secondo il ruolo che ricopre nella comunità: prosumer, consumatore o produttore».
Per saperne di più, ricevere una consulenza gratuita o aderire alla CER:
WeEnergy’s, sede legale e amministrativa:
Via F.lli Alinari, 76-80-82 / Montevarchi (Ar)
Tel. +39 055 098 4442 / www.weenergys.it / info@weenergys.it