DI SARA SCARABOTTINI

 

Accordo storico tra Museo Civico di Sansepolcro e Pinacoteca di Città di Castello: biglietto ridotto per chi visita i due musei. Primo passo di una collaborazione tra Umbria e Toscana nella valorizzazione dei beni artistici.

 

La Valle Museo è più vicina. Che cosa si intende con questa espressione? Si dice che sia stata coniata qualche buon decennio fa dal gallerista tifernate Luigi Amedei e poi sia divenuta un’efficace (e abusata) sintesi di politiche turistiche e culturali interregionali tra Città di Castello e Sansepolcro. La convenzione tra il Museo Civico di Sansepolcro e la Pinacoteca comunale di Città di Castello sembra una prima trasposizione concreta di quella felice intuizione. Prevede infatti che chi visiti uno dei due musei, abbia il biglietto ridotto per accedere all’altro. È una opportunità di cui si deve fruire entro 6 mesi dall’acquisto del primo biglietto.

“Con questa convenzione vogliamo rafforzare il rapporto di collaborazione con Città di Castello – spiega l’assessore biturgense Gabriele Marconcini – Il legame che abbiamo con il comune tifernate non è soltanto riconducibile alla vicinanza geografica, ma anche alla contiguità storica e culturale: nel corso del tempo sono sempre stati molti gli scambi e le contaminazioni reciproche che hanno contribuito a rendere particolarmente viva la produzione artistica dei due territori. Nel favorire un’integrazione dei flussi turistici, questo accordo potrà dunque giovare alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio culturale e artistico delle due città”.

“Per noi questa prima attività concreta è molto importante – ha detto l’assessore alla Cultura di Città di Castello Vincenzo Tofanelli – perché finalmente mettiamo un punto fermo nell’integrazione della vallata a livello turistico, che riteniamo possa essere non solo naturale per i continui interscambi a tutti i livelli che viviamo quotidianamente tra il versante umbro e toscano, ma anche un valore aggiunto per le rispettive identità artistiche. Museo civico e Pinacoteca comunale documentano uno dei momenti più alti che questo territorio ha storicamente espresso a livello culturale, plasmandone l’architettura urbana e l’identità. Soprattutto in vista della Mostra di Raffaello, prevista a settembre, lavorare in un’ottica comune mi sembra un modo per innovare le politiche del turismo e provare a costruire un’immagine condivisa passo dopo passo, su progetti e passi concreti”.