By Simone Bandini and Claudia Stocchi
“Sappiamo ciò che siamo, ma non quello che potremmo diventare”
William Shakespeare, Amleto.
Fabrizio Bernini è l’esempio perfetto di come l’innovazione e l’umanità possano fondersi per creare qualcosa di unico. Per lui, il futuro si costruisce partendo dal valore umano all’interno dell’azienda, dai collaboratori ai partner. Sono le persone a fare la differenza, generando innovazione attraverso competenze e tecnologie condivise.
“Oggi manca l’ambizione. Non si sogna più, e senza sogni non c’è desiderio di migliorarsi,” dice Bernini. La sua visione si è forgiata attraverso momenti difficili, dove la comunità che lo circondava ha giocato un ruolo fondamentale: “Se non ci fossero state persone pronte ad accogliermi dopo un fallimento, oggi non sarei qui. L’ambizione nasce proprio da quei momenti di difficoltà.”
Questa filosofia è parte della sua identità e si riflette anche nei suoi rapporti personali. “Rinuncio a molte cose per coltivare rapporti umani soddisfacenti. La vera ricchezza, per me, è nelle persone.” Solo attraverso questa “mancanza” è possibile trovare l’energia per andare avanti e raggiungere nuovi traguardi. “La molla del mio agire è sempre stata questa.”
Oggi, Bernini trasmette la sua esperienza alla figlia Chiara e alle nuove generazioni di collaboratori. “Vorrei che fossero autonomi nel progettare il futuro e capaci di proporre soluzioni innovative.” Questo approccio alla crescita e allo sviluppo è un tratto distintivo dell’azienda che guida.
Bernini si oppone all’omologazione e punta tutto sulla creatività umana. “Siamo qui per creare ciò che non esiste, ciò che non è mai stato pensato prima.” È convinto che l’Intelligenza Artificiale, anziché essere temuta, debba essere accolta come un’opportunità: “L’AI può evolvere e prolungare il nostro pensiero, creando una sorta di continuità sistemica delle nostre intuizioni.”
Questa visione all’avanguardia lo ha portato a guidare un’azienda che oggi conta 5 divisioni (Software, Healthcare, Automation, Robotics e Green Innovation), 7 filiali, 8 aziende controllate e oltre 750 collaboratori, con un fatturato che si aggira intorno ai 500 milioni di euro. Un gruppo, ZCS – Zucchetti Centro Sistemi, che è cresciuto e si è affermato negli anni come leader nell’innovazione e nella tecnologia.
Bernini chiude con una consiglio semplice ma essenziale: “Una volta cresciuti, dobbiamo stabilizzare la struttura e non smettere mai di investire nello sviluppo.”
Fabrizio Bernini: e il suo libro “QUALSIASI COSA ACCADA”
“Fabrizio non è solo un imprenditore di successo, ma un esempio di come la volontà e la determinazione possano superare ogni difficoltà.”
— Filippo Boni
Una delle tappe più significative nel percorso di Fabrizio Bernini è stata la pubblicazione del libro, “Qualsiasi Cosa Accada”, edito da Aska e scritto da Filippo Boni, sulla sua storia personale. Il libro è un manifesto di resilienza, capace di ispirare chiunque lo legga.
Uscito lo scorso dicembre, è già alla terza edizione ed una versione in lingua inglese. Sono state incontrate oltre 6.000 persone tra cui la metà giovanissimi delle scuole superiori di primo e secondo grado andando anche oltre i confini regionali. Il testo è stato recentemente presentato in una prestigiosa cerimonia alla Camera dei Deputati, dove una delegazione di sindaci del Valdarno ha partecipato insieme a Bernini e Boni, riconoscendo l’importanza dell’opera e l’impatto che Bernini ha avuto sul territorio. Come ha detto Filippo Boni durante la presentazione, “Fabrizio non è solo un imprenditore di successo, ma un esempio di come la volontà e la determinazione possano superare ogni difficoltà.”
Nelle parole dello stesso Bernini, “Scrivere questo libro è stato un modo per ripercorrere la mia vita, ma soprattutto per dare un messaggio di speranza. Non importa quali sfide affrontiamo, possiamo sempre trovare la forza di andare avanti.”
Il libro è un viaggio attraverso le sfide, i successi e le battaglie che hanno reso Bernini l’uomo e l’imprenditore che è oggi. La copertina di questo numero autunnale di Valley Life Valdarno e Valdambra, che lo ritrae insieme alla sua vecchia moto Guzzi, simboleggia il percorso di vita che ha affrontato, pieno di curve e ostacoli, ma sempre con una direzione chiara e una forte passione.
“A Roma, una esperienza unica .”
Il successo editoriale del libro “Qualsiasi Cosa Accada”, scritto da Filippo Boni e ispirato alla vita di Fabrizio Bernini, ha trovato una cornice d’eccezione nella Sala Stampa della Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio. L’evento, moderato dalla giornalista Cristina Del Tutto, direttrice di Radio Parlamentare, ha segnato un ulteriore traguardo per Bernini, non solo come imprenditore ma soprattutto come uomo portatore di valori profondi.
Ad accompagnarlo in questa importante occasione, l’autore del libro e un’ampia delegazione proveniente dal Valdarno, composta da sindaci, imprenditori, collaboratori, familiari e amici. Una partecipazione che non solo celebra i successi di Bernini, ma dimostra anche come l’uomo, con la sua volontà e determinazione, abbia saputo lasciare un segno indelebile nella sua comunità.
Come sottolinea Ilaria Nesti, responsabile marketing di Zucchetti Centro Sistemi e ideatrice del progetto editoriale, “Questo successo non sorprende chi conosce Fabrizio e i valori che rappresenta e trasmette ogni giorno. È un esempio di come l’uomo possa andare oltre il ruolo di imprenditore.”
Le immagini della giornata a Roma, davanti a Montecitorio, testimoniano l’affetto e il rispetto di chi lo ha accompagnato: familiari, tra cui la moglie Anna e la figlia Chiara, collaboratori di ZCS, l’autore del libro e i sindaci del Valdarno. Una comunità unita, che riconosce e celebra la resilienza e la grandezza dell’uomo dietro l’imprenditore.